36^ Giornata di Serie A
Stadio: Diego Armando Maradona
Tabellino (Assist): 28’ Zielinski, 31’ Fabian Ruiz (Zielinski), 41’ Okaka (De Paul), 56’ Lozano, 66’ Di Lorenzo, 91’ Insigne
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Hysaj (84′ Mario Rui); Fabian Ruiz, Bakayoko (84′ Demme); Lozano (76′ Politano), Zielinski (76′ Elmas), Insigne; Osimhen (70′ Mertens)
UDINESE (3-5-1-1): Musso; Becao (54′ Ouwejan), Bonifazi, Zeegelaar (76′ Samir); Molina, De Paul, Walace (54′ Forestieri), Makengo (86′ Palumbo), Stryger Larsen; Pereyra; Okaka (76′ Micin)
In quest’ardua cavalcata finale Gattuso conferma la sua notevole capacità di lavorare sotto pressione, riuscendo nuovamente a ribaltare una situazione sfavorevole, quasi disperata: il Napoli è l’unico artefice del proprio destino, ciò era impensabile fino a qualche mese fa, quando la Champions League pareva solo un fievole miraggio.
Nondimeno il merito è da condividere con i suoi uomini, capaci di creare delle vere magie con il solo utilizzo dei piedi.
Gli azzurri calpestano l’erba del Maradona con la giusta concentrazione, e chiudono l’Udinese nella sua metà campo: gli errori dei friulani generano diverse occasioni da goal, incentivati dal continuo pressing partenopeo, guidato dall’instancabile Osimhen.
All’11’ Di Lorenzo sfiora il goal, non riuscendo a ribadire in rete un ottimo pallone servitogli dal nigeriano. La squadra di Gattuso mantiene un atteggiamento temerario, risultando costantemente pericolosa, ed al 28’ trova il meritato vantaggio: Zielinski pesca ancora Osimhen in verticale, che rapidamente salta l’uomo e calcia da posizione centrale trovando la risposta miracolosa di Musso, ma l’estremo difensore potrà poco sulla successiva conclusione del polacco, giunto a sostenere l’azione del compagno.
Qualche minuto più tardi Fabian Ruiz illumina la serata con un goal spaziale: sinistro a giro sotto l’incrocio dei pali, con Musso che può solo toccare il pallone. Giocata splendida dello spagnolo, che certifica il suo recente ritorno ad altissimi livelli.
Ma la giocata del “mago” non sarà l’unica perla del match: al 41’ Okaka accorcia le distanze, facendo esplodere un gran destro dal limite dell’area. Gesto tecnico importante del trentunenne, capace di girarsi in una frazione di secondo con due difensori in marcatura.
L’Udinese spaventa il Napoli, riaprendo una partita che sembrava prossima alla chiusura grazie alle reti in rapida successione di Zielinski e Fabian. La squadra di Gattuso, tuttavia, si presenta con la giusta testa al secondo tempo del match.
Insigne prima e Lozano poi spaventano gli ospiti con delle conclusioni dal limite dell’area, ed al 56’ il messicano trova il goal della tranquillità: è lesto nel sottrarre palla al lento fraseggio friulano, per trafiggere Musso con freddezza.
Gli azzurri non si accontentano, consapevoli di poter stendere definitivamente l’avversario, ed al 65’ calano il poker: Musso respinge il colpo di testa di Manolas, ma non riesce ad opporsi al tiro di Di Lorenzo, ancora a segno.
L’undici azzurro, forte del risultato, impone il suo gioco ed i suoi ritmi, mostrando grande spirito di sacrificio con continui ripiegamenti in fase di non possesso.
Al 77’ capitan Insigne scheggia l’incrocio dei pali con un destro improvviso, ma non si arrende ed al 91’ sigla il suo diciottesimo goal stagionale.
In attesa delle altre concorrenti la squadra partenopea occupa il secondo posto in classifica, e guarda con fiducia al prossimo match: la Fiorentina non farà sconti.