Napoli, istanza al ministero per il riconoscimento dell’acqua Suffregna

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L’istanza del Comune di Napoli al ministero della Cultura di riconoscimento dell’acqua Suffregna di Napoli di interesse storico e etno-antropologico è un ottimo segnale, finalmente si procede con il passo giusto, rispetto alle giunte di Bassolino e Marone. È il primo passo, l’alto riconoscimento significa che l’unica città grande al mondo, nate quasi tutte su sponde dei fiumi, come Roma sul Tiber, Augusta Parisiorum (Parigi) sulla Seine, Landinium (Londra) sul Thames (Tamigi), Bordigala (Bordeaux) sulla Garonne, Italica, fondata nel 260 Avanti Cristo da coloni italici, (Sevilla) sul Guadalquivir, eccetera. Solo Costantinopoli, pere essere la nuova capitale dell’Impero Romano d’Oriente, sul Bosforo, ebbe bisogno dell’acquedotto e delle grandi cisterne romane, tuttora ben visibili e usate, per caricarrle di risorse idriche dai fiumi lontanissimi dell’Anatolia, all’epoca non ancora “mezzaluna fertile”. C’è un articolo su Facebook che informa su questo. Ma occorre precisare molte inesattezze: il primo insediamento di Megaris nel golfo è dell’VIII secolo Aventi Cristo, assolutamente no VII, lo sapeva benissimo Michele Quaranta, compianto presidente della L. A. E. S., la associazione di Napoli Sotterranea, sopra ai Quartieri Spagnoli, primo esempio di Risanamento Urbano e Archeoligico privato nella zona, ora secondo Le Monde, “gentrificata”, chissà che cosa vogliono! La sorgente che fu ripristinata per la chiusura del Maggio dei. Monumenti del 1995 da noi, aclisti, si chiama Biberellum, giammai Beverellum, è Latino, non “latinorum” alla Renzo Tramaglino, di ritorno dall’incontro con l”Avvocato Azzeccagarbugli, grande imiitato da molti epigoni nostrani. È tante altre inesattezze, comunque, il primo passo, verso una micro-economia sussidiaria e circolare, per il progetto di gestione delle acque ferrate di Santa Lucia a Mare è stato fatto! Altro che la giunta facente funzione Marone con quattro misere fontanine di acqua pubblica miseramente fallita dopo appena due settimane, senza business plan e piano di gestione. Questo è il cortometraggio del recupero durato del Biberellum durato tre mesi, curato interamente da noi, anche con tutte le analisi delle acque, per chiudere il maggio dei Monumenti del primo mandato Bassolino, da qui nacque il mito falso e bugiardo del cosidetto rinascimento napoletano che portò Bassolino al 73% dei suffragi al secondo mandato e se ne andò repentinamente a Roma a fare il ministro.

In foto Paolo Pantani, che con le Acli segue da anni la riscoperta del Biberellum