Napoli, maggioranza assente: salta il consiglio comunale. Opposizione chiede la sfiducia

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in foto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli
Il Consiglio comunale di Napoli è saltato per mancanza del numero legale. A venire meno è stata la maggioranza arancione che oggi era chiamata alla prova dei numeri a seguito dei malumori interni delle scorse settimane. E invece all’appello, a cui non hanno partecipato le forze di opposizione, hanno risposto solo in 20, numero insufficiente per il proseguimento della seduta. Una vicenda per cui le opposizioni, che oggi hanno depositato all’Ufficio di presidenza la mozione di sfiducia, gongolano. “La maggioranza non c’è più” affermano le forze di minoranza che oggi si sono presentate in aula con magliette ‘di protesta’. Diversi gli slogan stampati: ‘Sindaco hai ancora una maggioranza?’, ‘Hai liberato il lungomare, ora libera il Consiglio comunale’, ‘ Siamo sicuri che il palazzo sia di vetro?’, ‘A.A.A. offresi poltrone dema’ e ‘ Sindaco da chi prendi le distanze?’. E per le ore 12 le opposizioni hanno convocato una conferenza stampa nell’aula del Consiglio. Dagli accertamenti economico-patrimoniali è emerso che i tre hanno presentato domanda all’Inps dichiarandosi nullafacenti e nullatenenti, omettendo di dichiarare il possesso di alcuni immobili, circostanza che gli è costata un’ulteriore contestazione ai sensi della norma speciale introdotta dalla normativa sul reddito di cittadinanza. Ora il beneficio verrà interrotto. L’indagine Della Dda di Napoli sul contrabbando, denominata “No Smoking”, ha accertato che l’organizzazione a base familiare aveva base a Crispano, nel Napoletano, e ramificazioni nel Casertano, in particolare nei comuni di Marcianise e Santa Maria Capua Vetere. L’inchiesta è partita da un primo sequestro da parte dei finanzieri di 200 kg di sigarette di contrabbando avvenuto a Capua nel 2017; le “bionde” furono sequestrate a due persone che si rifornivano nel Napoletano. I finanzieri di Capua hanno così ricostruito la catena dell’approvvigionamento accertando l’esistenza dell’organizzazione controllata dal 69enne di Crispano, più volte arrestato ma mai condannato con sentenza definitiva, e dai figli, che si avvaleva di alcuni depositi per lo stoccaggio temporaneo delle sigarette; erano proprio i congiunti del 69enne ad occuparsi di stoccare le sigarette, a contattare fornitori e venditori, e a fare le consegne anche tramite organizzate staffette. Nel corso delle indagini sono state arrestate sei persone colte in flagranza di reato al momento delle consegne, e sono state sequestrate oltre 1,6 tonnellate di sigarette; sono stati inoltre individuati tre locali adibiti a deposito ubicati nei pressi dei luoghi di vendita al minuto.