Napoli Mosca più vicine, riapre sede del consolato russo

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Sono 4.000 mila i cittadini russi che vivono in Campania, 23 mila le imprese campane che hanno rapporti con la Federazione e 170 mila i turisti russi che hanno visitato la regione nel 2014. Un bacino importante che da oggi potrà trovare maggiore accoglienza e più opportunità con l’apertura a Napoli della sede del consolato, sul lungomare cittadino, inaugurato alla presenza dell’ambasciatore di Mosca in Italia, Sergey Razov. Un presidio importante, non solo per la questione dei visti e delle pratiche amministrative, ma anche per facilitare gli scambi commerciali. Per far fronte alle sanzioni imposte dall’Ue e per contrastare gli effetti negativi del cambio euro-rublo e il calo del prezzo del petrolio, che hanno indebolito i rapporti economici tra i due Paesi, Razov propone la localizzazione delle imprese campane in Russia. “Ci sono le sanzioni – spiega il console onorario a Napoli, Vincenzo Schiavoma stiamo cercando delle aree dove gli imprenditori italiani possano investire godendo di un risparmio sulle tasse e sulle accise governative, riequilibrando cosi’ il peso delle sanzioni“. Sul fronte del turismo Razov annuncia la volonta’ di aprire una rappresentanza dell’ente turistico russo, riconoscendo i problemi legati all’eccessivo costo dei viaggi. Nonostante questo, fa notare Schiavo, “e’ un bacino che non possiamo perdere, perché è quello che spende di più, circa 170 euro pro capite al giorno, e ha una permanenza media di 3-4 giorni“. In un momento complesso “bisogna conservare i rapporti bilaterali creati finora – avverte l’ambasciatore – e l’Italia e’ il Paese in cui Putin si e’ recato piu’ spesso in visita negli ultimi tempi“. Per il sindaco Luigi de Magistrisnon si puo’ immaginare un ruolo forte di Napoli a livello internazionale senza il rapporto con la Russia“. Ricorda i legami culturali tra le due realtà e la “generosità” del popolo russo a meta’ del ‘900“, spiegando che questi rapporti “vanno ora suggellati e rafforzati con iniziative concrete” e “lavorando per la pace“.