Napoli, navigator si incatena davanti alla Regione: Il nuovo Governo convinca De Luca a firmare

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“Queste catene sono il simbolo delle vostre politiche illogiche e scellerate di cui siamo ostaggio”. È l’urlo dei 471 aspiranti navigator della Regione Campania che oggi si sono simbolicamente uniti in una “catena umana” che ha circondato palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale. “Chiediamo al governo Conte di intervenire da subito slegando queste catene: chiediamo il riconoscimento di un nostro diritto legittimo, quello di essere contrattualizzati dopo aver vinto un concorso pubblico. Sia il primo atto della nuova ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Ci appelliamo, poi, ai neo ministri per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, perche’ una Regione del Sud riemerga da questo pantano istituzionale. La Campania, terra complessa, bella e dannata ha il piu’ alto numero di percettori del Reddito di cittadinanza, e non puo’ essere accantonata, soprattutto in questa seconda e cruciale fase delle politiche attive del lavoro”, spiegano durante l’ennesima giornata di una mobilitazione che prosegue da oltre un mese e mezzo. “Laureati selezionati disoccupati” e’ il testo scritto sullo striscione che oggi hanno affisso fuori alla sede della Regione. Palazzo Santa Lucia, intanto, e’ diventata anche la simbolica sede di un “centro per l’impiego h24” aperto dai navigator che hanno incontrato alcuni percettori del reddito di cittadinanza. Dai 471 navigator arriva poi un invito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella “a intervenire. Abbiamo dovuto fare anche uno sciopero della fame durato cinque giorni per farci ascoltare”. Diversi gli appelli al governatore, Vincenzo De Luca. “È tempo – dicono al presidente della giunta regionale – di firmare la convenzione con l’Anpal e sbloccare i contratti. De Luca ha avuto tutto quello che voleva. Chiedeva la stabilizzazione dei precari Anpal? Bene, l’ha ottenuta. Adesso non ha piu’ scuse. I navigator campani – aggiungono – proseguiranno la loro protesta contro la forma di discriminazione di cui sono vittime”.