Napoli, registro per il biotestamento: già depositate 22 trascrizioni

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Il Comune di Napoli è dotato dal 2014 di un registro per il testamento biologico che potrà quindi accogliere anche le DAT ( Dichiarazione Anticipata di Trattamento). I napoletani dunque ancor prima che la legge nazionale sul fine vita fosse approvata dal Parlamento nel dicembre 2017 hanno avuto la possibilità di indicare e depositare con un atto ufficiale le proprie volontà. L’iter per l’istituzione del registro per il testamento biologico è stato avviato già nel 2012 dalla prima amministrazione de Magistris con una delibera di Giunta successivamente approvata dal Consiglio comunale. Il registro è affidato al Servizio dello Stato civile a Palazzo San Giacomo, sede del Comune. Secondo i dati riferiti dal dirigente dell’ufficio, Luigi Loffredo, ad oggi sono state già registrate 22 iscrizioni: 9 nel 2014, 7 nel 2015, 4 nel 2016 e 2 nel 2017. Il sindaco de Magistris, inoltre, è stato tra i primi firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare che poi ha portato alla legge. ”Siamo pronti per utilizzare questo registro – spiega il dirigente dello Stato civile, Luigi Loffredo – come prevede la nuova legge per i trattamenti di fine vita. Siamo già operativi avendo l’amministrazione anticipato il legislatore”. Sul sito del Comune di Napoli sono pubblicate le modalità e le procedure necessarie per poter procedere alla trascrizione e sono inoltre scaricabili i moduli necessari.