Napoli Teatro Festival: si danza con gli enigmi dell’indovino Tiresia e il genio di Leonardo da Vinci

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In foto una scena di Tiresias

Dalla Grecia arriva a Napoli lo spettacolo del greco Tiresias…, regia, coreografia, costumi e scenografia di Michalis Theophanous, che ne è anche interprete, con le musiche originali di Dickie Landry & Giwrgos Poulios. Tiresias…, in scena alla Sala Assoli ore 19, si muove sul confine tra danza e performing art. Il solo vuole esplorare la complessa natura dell’indovino cieco, attraverso immagini e simbolismi che si riferiscono a tutte le informazioni che già conosciamo dell’eroe, ma anche a tutte le ipotetiche azioni che potrebbe compiere nell’intimità di una stanza privata, come se lo spettatore lo osservasse da uno spioncino. Questa doppia vita offre uno sguardo sulla sua cecità, sessualità e sdoppiamento di personalità; ma anche su come la saggezza superi la solitudine. Tiresias… è una meditazione in danza sull’antico, il moderno e l’immanente ambiguità dell’esistenza. L’indovino è evocato in scena tramite uno stato fluido tra realtà e illusione. Il suo personaggio è ricordato attraverso un paesaggio sonoro mitologico, dove il suono corrente dell’acqua si mescola all’eco di animali nella foresta. Alla ricerca dei segni che alla fine riveleranno il profeta, l’attore graffia la scena con la sua partitura di battiti. Il suo corpo prende sembianze effimere che cambiano all’infinito, come un soggetto in continua evoluzione, che cerca in ogni nuovo passo un significato rinnovato, una nuova storia per il suo io interiore. Tiresia diventa così la nostra guida in un processo che parte dall’animale e dall’irrazionale, e successivamente irrompe nella sfera umana, dove il passato e il futuro si incontrano nella dimensione attuale. Un’immagine che non racconta una verità, ma che potrebbe darci una traccia per capirne la storia.
Al Teatro Sannazaro (ore 21) si continua con Il tempo è veleno, una commedia amara e malinconica di Tony Laudadio, con Teresa Saponangelo, Eva Cambiale, Andrea Renzi, Angela Fontana, Lucienne Perreca, Tony Laudadio, per la regia di Francesco Saponaro. In questo lavoro teatrale tre età della vita e tre momenti temporali diversi si inseguono e si intrecciano, talvolta sovrapponendosi, in un unico e simbolico spazio: l’ampio salone di un appartamento napoletano che guarda il mare.

Siamo negli anni Settanta, Paco e Bianca, una coppia di coniugi, si confrontano con la scelta definitiva di acquistare la casa nella quale vivono. Bianca è incinta di Sara, la loro primogenita, ma sembra avere qualcosa che la tormenta. Vent’anni dopo, negli anni Novanta, Sara e Marta, le loro figlie, stanno per separarsi per sempre, a causa della decisione di Sara di seguire le spinte della sua natura ribelle. Ancora un salto temporale, fino ai giorni nostri. Marta, ormai adulta, sta cercando di negoziare con Ennio la vendita della casa di famiglia, groviglio di ricordi, di segreti nascosti tra lettere, fotografie e fantasmi. «Di solito il tempo lenisce il dolore – racconta il regista Francesco Saponaro –, qui, invece, il tempo alimenta l’angoscia di cui si servono i ricordi, i sensi di colpa e le paure. Improvvisi turbamenti costringono i personaggi di questa commedia a ripensamenti e incertezze, a gesti di stupidità quotidiana che dietro l’illusione trasgressiva del gioco nascondono un’essenza di morte. E non c’è scampo, non c’è antidoto, non c’è redenzione, perché il tempo precipita lentamente nelle nostre vite come una goccia crudele di inesorabile veleno». Lo spettacolo è coprodotto da Teatri Uniti e Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia. Replica martedì 2 luglio ore 19.

In foto una scena della Festa del Paradiso

Sempre alle 21 al Teatro Mercadante, va ancora in scena la danza con Festa del Paradiso, uno spettacolo in cui Emiliano Pellisari celebra il genio del Rinascimento Leonardo da Vinci, nel cinquecentesimo anniversario della morte del grande artista. Questo spettacolo, nato dalla collaborazione tra la compagnia di danza NoGravity e la Fondazione Pietà de’ Turchini, che vede la cura del programma musicale di Walter Testolin e la coreografia di Mariana Porceddu, mette in scena la straordinaria relazione tra gli aspetti immanenti e trascendenti dell’umano, in una estrema avventura in cui danzatori fluttuanti e musicisti interagiscono in scena in una sempiterna ricerca di equilibrio. I corpi mutano forma in un mondo senza gravità creando originali tableaux vivants, in cui le allegorie platoniche sono rappresentate come in un dipinto leonardesco. In un perfetto connubio con le coreografie le musiche esprimono la magnifica ricchezza di timbri che caratterizzava le esecuzioni musicali delle feste dei signori nel Rinascimento e delle grandi cerimonie, producendo sollecitazioni sensoriali e intellettuali dal sapore inedito.
La serata di eventi si conclude alle 22.30 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, con l’ultimo appuntamento del cinema al Dopofestival, che prevede, nell’ambito della rassegna Drammaturgia per il cinema, curata da Roberto D’Avascio per Arci Movie, la proiezione del film Tre manifesti a Ebbing Missouri di Martin McDonagh. Nella serata conclusiva della rassegna, sarà ospite ospite Giovanna De Luca, direttrice del Nuovo Cinema Italiano Film Festival di Charleston (Usa).

Casa del Festival – Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito 1
Tutti i giorni 10.00 – 19.00
mail: biglietteria@napoliteatrofestival.it
biglietteria: 344 045 6788
infopoint: 344 045 4626
Intero € 8,00
ridotto under 30 – over 65 € 5,00
Letteratura e Teatro Ragazzi € 5,00
Pompeii Theatrum Mundi da € 10 a € 30
Gratuito diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale

Per informazioni www.napoliteatrofestival.it