“La camorra ha rappresentato e rappresenta un male dei nostri territori, che dobbiamo combattere con grande impegno. Bisogna farlo utilizzando gli strumenti repressivi, che stanno dando risultati importanti, ma considerando anche l’abbassamento dell’età di chi è coinvolto in questi fenomeni è estremamente rilevante l’aspetto educativo. Un impegno forte della società civile è determinante per ottenere un cambiamento radicale dei comportamenti e fare in modo che la camorra venga definitivamente debellata”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, partecipando, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, alla presentazione del Consiglio comunale straordinario di domani, giovedì 10 ottobre, dedicato alla prima “Giornata contro l’influenza della camorra nella città” in programma il prossimo 11 ottore. Con Manfredi erano presenti, l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu, la presidente del Consiglio comunale Enza Amato e i consiglieri Catello Maresca e Pasquale Esposito, presidente della commissione Legalità. Sarà, quindi, il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria domani nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo, ad aprire in forma solenne la prima giornata contro l’influenza della camorra nella città con lo slogan “Napoli città anticamorra”. L’Amministrazione Manfredi ha sostenuto la proposta del consigliere Maresca che ha portato all’istituzione della giornata da parte del Consiglio comunale nel luglio scorso con votazione unanime. L’iniziativa punta a sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, sui rischi e sulle conseguenze del coinvolgimento nelle attività legate alla criminalità organizzata e in ogni forma di violenza. La data scelta per il Consiglio non è casuale: l’11 ottobre, infatti, ricorrono gli anniversari di due omicidi di vittime innocenti dell’efferatezza della malavita, il primo dei quali avvenuto proprio a Napoli. Nel 1980, a San Giovanni a Teduccio, il 31enne operaio dell’Alfa Sud Ciro Rossetti fu colpito ad un occhio da un proiettile vagante esploso durante un agguato ad un boss della zona e morì poco dopo il ricovero in ospedale. Tre anni dopo, sempre l’11 ottobre, venne assassinato il sindacalista Franco Imposimato per mano di tre sicari che lo bloccarono nei pressi della sua abitazione. Imposimato, come verrà appurato anni dopo dai processi, fu scelto come obiettivo per intimidire il fratello magistrato Ferdinando, che si era occupato di terrorismo e di mafia e aveva svelato i legami della mafia con la politica e i patti che aveva stretto con la Banda della Magliana nella Capitale e con la camorra in Campania. Con l’istituzione della giornata contro l’influenza della camorra nella città di Napoli si vuole fare in modo che una data simbolo di lutto non sia più solo occasione di commemorazione, ma si trasformi in un momento di speranza per le giovani generazioni. Nel corso della seduta di Consiglio convocata dalla presidente Enza Amato per le 9, con appello entro le ore 10, verrà discussa anche la mozione di indirizzo a prima firma del consigliere Maresca, che ha per oggetto: “Percorsi educativi e culturali per la prevenzione dell’influenza della camorra sui giovani in occasione della giornata contro l’influenza della camorra nella Città di Napoli”. “Terremo – ha spiegato Amato nel corso della presentazione -un consiglio straordinario sul tema della lotta alla camorra in tutte le sue sfaccettature, con la collaborazione di tutti i soggetti che sono impegnati su questo tema. La delibera consiliare che ha istituito la giornata contro l’influenza della camorra nella città ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole per sensibilizzare i giovani, e in particolare gli adolescenti, sul tema legalità e su quanto sia utile praticarla nel quotidiano. Con la giornata dell’11 ottobre vogliamo ribadire da che parte stanno le istituzioni e indicare a tutti da che parte è giusto stare”. “Da quest’anno ogni anno, l’11 ottobre, Napoli ricorda che c’è ancora oggi un problema enorme che si chiama camorra che va combattuto. E bisogna farlo – ha evidenziato Maresca – partendo dalle istituzioni, ma arrivando subito ai giovani perché è con loro che bisogna principalmente lavorare per innescare quegli anticorpi di legalità di cui la città ha bisogno. Oltre il Consiglio comunale solenne di domani, venerdì al PalaPartenope terremo un incontro con i ragazzi delle scuole per discutere con loro di lotta alla criminalità organizzata”.