Natalino Russo, dalla Scandinavia a Tor Pignattara: il lungo viaggio della fotografia

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foto di Natalino Russo, courtesy Up Urban Prospective Factory

L’occhio di Leone, ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale.

di Azzurra Immediato

Natalino Russo non ha certo bisogno di presentazioni, piuttosto è lui quello che, in un certo qual modo, fa le presentazioni. Di luoghi. Spesso magnifici. Attraverso viaggi e progetti fotografici in collaborazione con National Geographic, Touring Club, Dove Tv, Internazionale, Le Scienze, Sky ed altri ancora ma anche attraverso racconti racchiusi in libri e pubblicazioni che hanno il potere di accompagnare il lettore alla scoperta di luoghi, vicini o lontani, in maniera immaginifica. Ed è proprio questo suo ‘potere’ che lo rende protagonista, in poche settimane, di plurimi progetti, alcuni corali, che vogliamo presentare al pubblico. Inizieremo con quello che prende avvio più da lontano, una pubblicazione sulla Scandinavia e giungeremo sino a Roma, con la mostra personale di opere inedite ‘Fuori Centro’ a cura di Francesca Pagliaro, con opening il 25 settembre e legata al Pigneto Film Festival, in cui altri scatti di Natalino Russo saranno presenti nel progetto di video arte di Francesco Thérèse IN|There. Scopriamone di più.

È appena stato pubblicato il volume ‘In Scandinavia. Isole, fiordi e ghiacciai’, edito da National Geographic e Club Alpino Italiano, contenente alcuni tuoi scatti. Raccontaci qualcosa che, attraverso la fotografia, porterai con te di quei luoghi, definiti dalla collana editoriale “le montagne incantate”.

Lo so, è una frase fatta, ma quei luoghi li porto sempre con me. Ci andai per la prima volta da adolescente, in camper coi miei genitori, e da allora il mio amore per la Scandinavia è cresciuto sempre più. Di tanto in tanto riguardo le diapositive che scattai in quel primo viaggio: mi emoziona sapere che quei rettangolini di celluloide montati nei telaietti sono stati nei posti insieme a me. Per carità, non sono un nostalgico della fotografia analogica, ma questo aspetto è assai romantico: le diapositive sono state fisicamente con noi nei luoghi in cui le abbiamo scattate. Detto ciò, in Norvegia sono poi tornato per lavoro una decina di volte, e ogni volta il sentimento predominante è stato lo stupore. È una terra davvero meravigliosa. Spero di tornarci presto.

Tornando in Italia, invece, dal 25 settembre sarai protagonista della mostra personale ‘Fuori Centro’, dedicata al quartiere romano di Tor Pignattara e curata da Francesca Pagliaro. Come è nata questa personale e qual è il tuo rapporto con la città di Roma, spesso immortalata dal tuo obiettivo?

Partiamo dal mio rapporto con Roma: la nostra non è una relazione facile, perché io sono nato in un paese e amo la natura, la montagna, i luoghi selvaggi e gli spazi aperti in generale. In città ci sto a fatica, ma paradossalmente da alcuni anni vivo proprio in una metropoli caotica, disordinata e piena di problemi. Roma non è certo tenera con chi la abita. La macchina fotografica mi aiuta a conoscerla meglio, a scovare lati positivi e interessanti anche di luoghi che mi metterebbero voglia di scappare. Così ho fotografato il quartiere dove vivo da alcuni anni: Tor Pignattara. Spesso questo quartiere viene definito periferia, ma a ben vedere dista cinque chilometri dal Colosseo, esattamente come i Parioli. Nessuno si sognerebbe di dire che i Parioli sono periferia, no? Come mai? È con in testa questa domanda che insieme alla mia curatrice Francesca Pagliaro abbiamo selezionato le immagini di questa mostra.

Fuori Centro è, inoltre, legata al Pigneto Film Festival dove, in verità, il pubblico potrà scoprire altri tuoi scatti, grazie alla collaborazione con Francesco Thérèse: tue foto sono presenti nel suo corto IN|There. Raccontaci questa terza esperienza.
Durante il lockdown ho tenuto un diario fotografico. Dall’interno della mia casa, e qualche volta per strada, ho osservato la vita scorrere silenziosa e dimessa mentre il mondo era assediato dalla pandemia. Francesco Thérèse ha visto questi scatti e mi ha chiesto di collaborare a un suo progetto di video arte. La parte visuale del corto è stata interamente realizzata con le mie fotografie, e ne sono felice. Francesco è bravissimo e ha realizzato un lavoro emozionante che è stato scelto per l’apertura del Pigneto Film Festival 2020.

Da bravo speleologo, prima che scrittore, prima che fotografo, insomma, da buon esploratore del mondo, naturale ed antropologico, Natalino Russo, offre al pubblico strade inedite e ardite per scoprire ciò che abbiamo intorno, spesso, senza saper dove guardare e come osservare. Se il volume sul Nord Europa propone visioni e prospettive uniche, in grado di rendere tangibili terre lontane, la mostra ‘Fuori Centro’, con opening il 25 settembre presso la Up Urban Prospective Factory e l’opera video di Francesco Thérèse ‘IN|There’ del Pigneto Film Festival, sapranno portare lo sguardo del pubblico laddove quello di Natalino Russo si è soffermato in un momento topico di questo 2020 e non solo; l’attenzione focalizzata sul quartiere di Tor Pignattara delineerà un tracciato nuovo, una ricerca identitaria sorprendente, capace di rivelare aspetti ed elementi frutto o spinta di un racconto inusuale, a dimostrazione che è proprio lo sguardo principe della cultura – e della fotografia, in questo caso – a fare di quella che viene considerata ‘periferia’ un nuovo centro pulsante, con una storia ancora tutta da raccontare, in modo diverso se necessario. E se l’allestimento seguirà il concetto di visione binaria, tale dualismo si ritroverà nella volontà di far dialogare lo spazio interno e lo spazio esterno, dato reale ma anche metafora di un luogo umano oltre che urbano ed offrendo altre tappe alla geografia fotografica di Natalino Russo.

in foto Natalino Russo, Via dei Banchi Nuovi, 2020, courtesy Up Urban Prospective Factory