Nautica, segnali di ripresa dopo il crollo del periodo 2010-2014

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In Campania e nel resto d’Italia l’attività dei porti turistici cresce del 5 per cento nella stagione in corso. E fa sperare in una ripresa degli affari dopo il crollo del 40 per cento, in termini di approdi, registrato a cavallo tra 2010 e 2014. Il presidente di Assomarinas (l’associazione italiana dei porti turistici), Roberto Perocchio, spiega questo segnale di rilancio con il miglioramento dei collegamenti integrati.Roberto PerocchioI voli low cost permettono di raggiungere in maniera più semplice le località turistiche – dice Perocchio – e combinati con le condizioni vantaggiose dei noleggi di natanti incrementano sensibilmente il giro d’affari dei nostri porti turistici”. Il Golfo di Napoli, insieme a Puglia e Sicilia, è l’area del Paese maggiormente ambita dai turisti stranieri che cercano una vacanza in mare a bordo di un’imbarcazione da diporto. In crescita, nel 2015, anche il transito di barche nell’ordine del 5,5 per cento dopo il crollo del 50 per cento registrato nel periodo 2010-2014. Secondo Assomarinas a favorire il ritorno in massa degli stranieri “è lo sviluppo dei Marina Resort, delle strutture che consentono il pernottamento e la sosta a bordo della propria imbarcazione”. Ancora basso, però, il fatturato medio dei porti turistici che si aggira sui 2 milioni di euro a struttura.