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finanziamenti dal Mipaaf

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Finanziamenti a fondo perduto, a favore di motopescherecci di lunghezza compresa tra 15 e 18 metri, per sostenere gli oneri relativi all’installazione obbligatoria (dal 31 maggio 2014) del dispositivo di identificazione Finanziamenti a fondo perduto, a favore di motopescherecci di lunghezza compresa tra 15 e 18 metri, per sostenere gli oneri relativi all’installazione obbligatoria (dal 31 maggio 2014) del dispositivo di identificazione automatica Ais. A metterli a disposizione è il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che, con decreto del 2 dicembre 2014, ha stabilito le modalità di concessione di contributi in regime de minimis per gli imprenditori ittici che ne facciano richiesta. L’installazione obbligatoria, a bordo dei pescherecci battenti bandiera dei paesi membri dell’Unione Europea, del sistema di identificazione automatica Ais è finalizzata alla tutela della sicurezza della navigazione e alla salvaguardia della vita umana in mare, consentendo all’Autorità Marittima la localizzazione delle coordinate geografiche dell’unità e, quindi, tempi di reazione immediati in caso di necessità di intervento di soccorso o di emergenza. Il ministero, in considerazione dell’importanza degli obiettivi dell’Ue in materia di controllo della pesca, ha ritenuto opportuno intervenire con la concessione di contributi per attenuare il disagio derivante dalla crisi economica del settore, stanziando una somma complessiva pari a 247.995 euro. Possono accedere al contributo gli imprenditori ittici armatori di unità da pesca di lunghezza fuori tutto compresa tra 15 e 18 metri, dotati del sistema di identificazione automatica Ais di classe A, installato nei termini previsti, che entro il 30 aprile del 2015 presentino alla Capitaneria di Porto di iscrizione apposita istanza, corredata di fattura d’acquisto del dispositivo. A seguito di esito favorevole dell’istruttoria, il ministero delle Politiche agricole – Direzione generale della pesca marittima – potrà disporre l’erogazione del contributo nella misura massima di 495 euro per ogni armatore avente diritto.