Ncc, anche in Campania protesta contro le leggi che limitano il settore

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In foto da sinistra Emilio Oriente, Gennaro Lametta, Enzo Campese

Quante volte abbiamo visto sfrecciare quelle auto scure tipo Mercedes , anche in formato Van, che portano personaggi famosi nel luogo ove sono attesi ? Sono le auto a noleggio con conducente, un servizio di prima classe che è ben noto al turista, all’imprenditore straniero e rappresentano senza dubbio un servizio di prima classe in qualità ed eleganza di servizio. Assistiamo in questi giorni ai venti di guerra nel mondo del noleggio autobus e vetture con conducente, nel gergo NCC. Sono pronti a scendere in piazza oltre 80.000 aziende per protestare contro l’entrata in vigore a gennaio dello scellerato Piano bus di Roma Capitale che di fatto chiuderà le porte della città ai bus turistici e contestualmente contro l’entrata in vigore delle assurde modifiche alla legge 21/92 introdotte, e mai applicate, nel 2009 grazie ad Alemanno con il conseguente proselito elettorale da parte dei tassisti.
Al fine di trasformarla in una manifestazione eclatante, Gennaro Lametta, coordinatore interregionale Campania, Molise ed interprovinciale Napoli, Benevento ed Avellino, Federnoleggio/Confesercenti, ha chiesto a tutti di mettere da parte gli screzi e i malumori personali e concentrarsi sulla vittoria di una intera categoria: “Alla politica, ai governanti , fa piacere che ci siano divisioni così riescono meglio nei loro intenti, e per questo il mio appello è rivolto a tutti indistintamente. Uniti si è più forti mettiamo da parte protagonismo e iniziamo solo a dire a voce alta, che una categoria come la nostra non può permettersi di ragionare singolarmente e occorre convincersi che non c’è più tempo: i noleggiatori, gli avvocati e i sindacalisti; non è possibile che ognuno voglia fare tutto. Vanno create le sinergie giuste per poter vincere e oggi i tempi sono maturi , e si stanno susseguendo riunioni organizzative e tutti hanno l’obbligo di partecipare . Ne vale del futuro delle aziende e dell’economia di un intero settore che vive di turismo. L’entrata in vigore di questi due provvedimenti avrà ricadute devastanti sul turismo , alberghi ristoranti guide turistiche e attività ad esse collegate , lavanderie distribuzioni alimentari e via di seguito, si vedranno costrette a chiudere i battenti e dichiarare default, con il crollo occupazionale, mentre il Made in Italy verrà inevitabilmente travolto da una terribile crisi”.
Un ulteriore è allarmante esempio pratico della questione la delinea il dottor Emilio Oriente, Responsabile dell’azienda Starlimousine Italy: “ Se dovesse essere messa in pratica la legge, per esempio, se un comune ha lasciato l’autorizzazione, le auto hanno l’obbligo di rientro in rimessa e non possono prestare servizio per altri clienti. Noi non lo permetteremo perché le nostre auto non fanno solo transfer ma anche tour. Ora si opina un incontro con un ministro 5 stelle, mentre giorni fa abbiamo incontrato un sottosegretario della Lega che ha mostrato ampio interesse; la speranza è che non si metta in crisi l’immagine dell’eleganza Made in Italy che i turisti conoscono bene, perché quando arrivano al porto noi abbiamo già pianificato telematicamente un piano di noleggio per visitare determinati posti o intraprendere determinati incontri d’affari con i tempi e i modi migliori ; attraverso questa finalità ciò che dobbiamo avere adesso, e i segnali sono confortanti, è la compattezza; quella che nasce quando è messa in gioco ingiustamente, una professionalità di qualità al servizio realmente del cittadini, senza trucchi e compromessi. Essendo io un esponente politico che ha operato nelle municipalità partenopea ho fatto di tutto per calare il problema a livello comunale e regionale, perché è in gioco il turismo e molte attività ad esso correlate“.