Ncd-Ap: Dagli incentivi alla nautica un nuovo piano per il Sud

48

Otto proposte raggruppabili in tre aree d’azione: rilancio degli investimenti produttivi, riunificazione della governance degli interventi infrastrutturali, riqualificazione delle aree retro portuali e rilancio della nautica da diporto. E’ un piano ambizioso quello lanciato per il Sud dal Nuovo Centro Destra – Area Popolare in occasione della prima uscita di “Mezzogiorno responsabile”, un confronto con esponenti delle più rilevanti realtà imprenditoriali del territorio organizzato ieri a Napoli da Raffaele Calabrò, capogruppo Ap nella Commissione Affari sociali della Camera.Raffaele CalabròVogliamo ripartire dalla base – spiega Calabrò – dagli attori, ossia da coloro che sono il fulcro dell’economia meridionale, che conoscono la realtà ambientale in cui si opera nel Mezzogiorno d’Italia e che possono rappresentare il vero volano per l’economia meridionale. Troppo spesso, infatti, assistiamo a politiche lontane dalle reali necessità . Un passaggio doveroso, spiega il politico campano, in previsione della discussione parlamentare che darà vita alla prossima Legge di Stabilità “dove saranno fissate le regole fondamentali per il funzionamento del Paese e nella quale dovranno trovare adeguata rappresentazione le misure che si riterranno utili a mettere il Sud nelle condizioni di recuperare il terreno perduto”. La piattaforma da cui partire è già ero su bianco e si articola in otto proposte: credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali per strutture produttive; credito d’imposta per riqualificazione dell’offerta turistico-alberghiera; rientro dei cervelli con il potenziamento delle agevolazioni fiscali per il Sud e le aree di crisi industriale complessa; incentivi alla delocalizzazione verso il Sud; “Patrimonio infrastrutturale Comune” secondo una ipotesi di macroregione meridionale; tempi definiti e poteri sostitutivi del Governo per l’iter degli interventi finanziati con fondi europei; incentivi alla localizzazione in aree retroportuali di imprese che possono usufruire dei servizi portuali; un Pacchetto di misure per il recupero di competitività del sistema “diporto nautico”. Nello specifico, la misura del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali sia materiali che immateriali dovrebbe essere graduata in base alle dimensioni dell’impresa: 45 per cento fino a 50 dipendenti, 35 tra 50 e 250 dipendenti, 25 per le grandi imprese (per le start-up con soci fino al 65%). Ulteriori incentivi dovrebbero essere destinati a chi decide di delocalizzare la propria attività in una regione del Sud attraverso l’abbattimento del cosiddetto cuneo fiscale, in modo da agevolare le assunzioni, e una riduzione del costo dell’energia e dei trasporti in misura proporzionale all’investimento. Restando in tema di incentivi, piatto forte della proposta è la concessione di agevolazioni per la localizzazione in aree retroportuali di imprese che possono usufruire di servizi portuali. Aziende manifatturiere, di trasformazione e logistiche potrebbero così beneficiare di crediti agevolati, costi di energia ridotti e una semplificazione delle procedure attraverso uno sportello dedicato. E per rilanciare il sistema del diporto nautico è, infine, pronto un pacchetto di misure che vanno dalla revisione della tassazione delle imbarcazioni agli incentivi alla rottamazione, passando per azioni programmatiche finalizzate alla riqualificazione di porticcioli turistici, marine di piccole dimensioni e darsene.


Otto proposte per il Mezzogiorno

1. Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali per strutture produttive

2. Credito d’imposta per riqualificazione dell’offerta turistico-alberghiera e dell’agroalimentare

3. Rientro dei cervelli: potenziamento delle agevolazioni fiscali per il Sud e le aree di crisi industriale complessa

4. Incentivi alla delocalizzazione verso il Sud

5. «Patrimonio Infrastrutturale Comune» secondo una ipotesi di macroregione meridionale – Masterplan

6. Tempi definiti e poteri sostitutivi del Governo per l’iter degli interventi finanziati con fondi europei

7. Incentivo alla localizzazione in aree retroportuali di imprese che possono usufruire dei servizi portuali (manifattura, trasformazione, logistica)

8. Pacchetto di misure per il recupero di competitività del sistema «diporto nautico»