NeMo-Net, un videogame basato su reti neurali per studiare le barriere coralline

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Un sistema automatizzato sotto forma di video game che si basa su una rete neurale permette a un gruppo di ricercatori di utilizzare al meglio le informazioni raccolte attraverso i social network da migliaia di cittadini nell’ambito di un progetto di citizen science per la protezione delle barriere coralline. Il videogioco si chiama Nemo-Net e ha gia’ raggiunto 300 milioni di dowload. A descriverlo in un articolo pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, i ricercatori del Laboratory for Advanced Sensing dell’Ames Research Center della NASA. Gli ecosistemi marini sono nel mezzo di una crisi di conservazione, con le barriere coralline in particolare che devono affrontare numerose sfide a causa del cambiamento climatico. Nel tentativo di comprendere meglio questi ambienti e le minacce che affrontano, i ricercatori raccolgono enormi librerie di immagini di questi ambienti sottomarini, utilizzando immagini 3D raccolte da subacquei e snorkelisti, nonche’ immagini 2D raccolte dai satelliti. Questi approcci forniscono ai ricercatori enormi quantita’ di dati, ma per estrarre valore da queste librerie e’ necessario un metodo per analizzare rapidamente modelli o “classificazioni”. I ricercatori hanno automatizzato il processo attraverso l’uso di uno strumento di intelligenza artificiale chiamato rete neurale convoluzionale (CNN).