Nessuno gli porgerà le scuse, ma non sminuirà il suo successo

Ci siamo sbagliati. Lo avevamo giudicato un fannullone, che due volte al mese vende bibite allo stadio. Si è rivelato grande mediatore. Era rimasto col cerino in mano per la trappola che gli avevano teso. È riuscito lo stesso a formare il governo. Ha costretto la Lega a mantenere l’accordo da cui voleva sottrarsi per tornare alle urne avvantaggiata. Non sappiamo ancora se sarà capace di gestire il paese. Ma oggi è il protagonista. Persino umile, non si vergogna di dover rinunciare a certi ministeri, cosciente di non avere la classe dirigente adeguata. Ne avessimo tanti politici così!

Ecco perché il granducato è più ricco di noi
Forse siamo troppo permalosi. Esagerato offendersi per il consiglio al nuovo governo di combattere la corruzione che divora il paese e occuparsi del Sud che ha fame. Non gli si può dare torto. Certe verità, possiamo dircele tra noi. Ma non le consentiamo a estranei, non è bello giudicarsi tra condomini. Diamogli anche noi un saggio suggerimento. Stia lontano dalla bottiglia e riveda le leggi che consentono alle banche del suo paese di riciclare denaro dalla dubbia provenienza. E pensare che è lì, inutilmente, in un’Europa che abbiamo inventato noi, grazie al voto dell’Italia.

Quelli della Via Pál hanno preso la patente
Ma l’auto la guida il professore. Urla e strilli da pollaio. Ci si accapiglia pure. Finalmente il debutto dopo interminabili litigi tipici delle filodrammatiche. Nelle parti principali – come economia, Europa, ambiente, affari esteri – ci sono gli insegnanti. Dietro le quinte lo sguardo vigile del preside. Quando era notaio lo accusarono di alto tradimento. Poi dovettero scusarsi perché aveva ragione lui. Largo ai giovani, sì, ma con la sorveglianza dei genitori. Giocando a fare gli adulti i ragazzi possono farsi male e causare gravi danni. Buon Euro a tutti. Che Cottarelli rimanga nei paraggi.

Se i grillini sapessero fare politica, la Lega sarebbe all’angolo
Anziché inveire contro Mattarella che è caduto nella trappola come loro, la farebbero pagare a Salvini che ha tradito l’accordo da furbetto di borgata non da leader. Era facile da capire. Perché Forza Italia avrebbe dato il consenso alla Lega di formare il governo con chi li disprezza? Era un tranello? Adesso prevale la rabbia non la freddezza politica. Savona non piace neppure a molti italiani. Votare per Cottarelli sarebbe la rivincita. È difficile da capire, seppure i voti si assottiglino. Il cerino rimarrebbe in mano all’avversario. Invece – che stupidi! – ci si alleano per farlo vincere.

Per salvare la dignità, nascondiamo almeno il ridicolo
Non è un’immagine elegante l’arrivo di Cottarelli al Quirinale. È un uomo col trolley a dover ridare prestigio e dignità al paese? Si reca a un appuntamento col Capo dello Stato come un pendolare, senza lasciare la valigia al deposito bagagli. Speriamo che la Merkel e le agenzie di rating – che, secondo i populisti, decidono della politica italiana – non vedano questa foto triste. Per il decoro del paese il cerimoniale accolga i personaggi sbiaditi da un ingresso secondario. Salviamo, almeno, il buon gusto. Il ridicolo non ci fa uscire dall’euro, ma, peggio, dal consesso civile.

Poveri sampietrini innocenti
Sopravvivono degnamente da secoli. Lamentati solo dai tacchi delle donne. Oggi accusati ingiustamente da autorità bugiarde di una figura di merda planetaria di cui il Campidoglio è responsabile. Complice una stampa compiacente, che, “non si sa mai se vanno al potere”. Nell’ultima tappa del giro d’Italia i concorrenti hanno minacciato di ritirarsi per i pericoli lungo tutto il percorso. Le buche che rovinano le nostre auto sono state rattoppate in fretta e male. Ma mettevano in pericolo la loro incolumità. Qualcuno è caduto. Tagliati km di gara, evitati incidenti, non la figuraccia.

Per ora c’è chi ascolta l’inno nazionale con le mani in tasca
Il notaio non ha ceduto. Per evitare al paese salti nel buio ha affrontato aspre critiche. Il popolo auspica e acclama le rivoluzioni, senza rendersi conto che, poi, arriva anche la ghigliottina. Specie se al potere va chi non ha esperienza né formazione. I politici improvvisati sono pericolosi. Vogliono sinceramente migliorare le istituzioni, ma non le sanno gestire. Dovremo tornare alle elezioni e le persone di buonsenso non sapranno per chi votare. Si prevede un ballottaggio tra esordienti. Chiunque vinca ci saranno gli stessi problemi, finché al Quirinale non verrà uno di loro