Lui non ha il tallone d’ Achille. Lo cura. Anzi, per essere precisi, ne ripara le lesioni senza sacrificare i tendini validi. Ma non è solo per questo motivo che Nicola Maffulli, 61 anni, napoletano, direttore del dipartimento dell’ Apparato locomotore dell’ Azienda ospedaliera universitaria «Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona» di Salerno e docente ordinario di Ortopedia e traumatologia presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell’ Università di Salerno, è oggi considerato una vera e propria eccellenza del mondo scientifico. Il quinto ortopedico nel ranking mondiale – scrive di lui Corriere del Mezzogiorno -, il primo nella classifica europea. Specializzato in lesioni da trauma sportivo, a lui grandi campioni come David Trezeguet, Thierry Henry, Cristiano Zanetti e Alessandro Pistone devono interventi risolutori per il prosieguo della carriera. «Non vorrei smentirla ma io in questo momento mi trovo a Londra dove dal 2013 sono professore onorario, e quindi non retribuito, presso la facoltà di Medicina e chirurgia alla Queen Mary University». “Rientro finalmente in Italia – dice a Corriere del Mezzogiorno – dopo un mese di permanenza in Inghilterra. Insegno anche nell’ università dove ho iniziato il mio percorso come cattedratico, la Keele University School of Medicine”. Infine Maffulli dice a Corriere del Mezzogiorno il suo sogno che sta diventando realtà: “stiamo sviluppando in laboratorio la produzione di materiale biologico da utilizzare in chirurgia ortopedica per cartilagini e tendini”.