No vax rifiutano trattamenti salva-vita, Giarratano (Anestesisti): Per rianimatori aumenta burnout

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in foto Antonino Giarratano, presidente della Siaarti, la società italiana di anestesia, analgesia rianimazione e terapia intensiva (foto da profilo LinkedIn)

“Il burnout professionale, cioè l’usura psicologica, in questi ultimi mesi è cresciuto in modo esponenziale tra gli anestesisti rianimatori, che nelle terapie intensive italiane hanno affrontato la pandemia così carica di sofferenza e morte”. Lo riferisce Antonino Giarratano, presidente della Siaarti, la società italiana di anestesia, analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), commentando il testo sulle cure ai pazienti che rifiutano trattamenti salva-vita. “Alla ‘usura professionale’, che fa parte della professione, si è infatti aggiunta una ‘usura da negazione della correttezza del proprio ruolo e competenza’ messa in atto durante il periodo pandemico – spiega – spesso con minacce anche di azioni legali, una criticità inattesa e gravissima che rischia di creare un pericoloso vulnus tra paziente e medico, rischiando di determinare l’allontanamento anche dei giovani da una professione che oggi e ancor più domani necessiterà invece di crescente impegno”. Un tema che, sottolinea la Siaarti, “deve essere posto all’attenzione di tutti”.