Non basta Insigne. 2-1 per la Juventus allo Stadium e la Champions si allontana

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Recupero 3^ Giornata di Serie A
Stadio: Allianz Stadium
Marcatori (Assist): 13’ Ronaldo (Chiesa), 73’ Dybala (Bentancur), 90’ rig. Insigne

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (69′ McKennie), Bentancur, Rabiot, Chiesa (80′ Arthur); Morata (69′ Dybala), Ronaldo.

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Koulibaly, Hysaj (76′ Mario Rui); Fabian Ruiz (89′ Petagna), Demme (54′ Osimhen); Lozano (54′ Politano), Zielinski, Insigne; Mertens (76′ Elmas)

Si interrompe allo Stadium il filotto di risultati utili consecutivi del Napoli, che scivola a -2 dall’Atalanta, ora ufficialmente al quarto posto in classifica. Il momento è certamente positivo e quest’ultima sconfitta non ridimensiona le ambizioni della squadra, tuttavia Gattuso dovrà riflettere sui 5 goal subiti negli ultimi 2 incontri, che destano qualche preoccupazione facendo presto dimenticare i due ottimi cleansheet contro Milan e Roma.
Gli azzurri hanno trovato la via del successo 8 volte in 74 incontri a Torino: questo dato certifica l’eccessiva dose di “rispetto” con cui si presentano a casa della Vecchia Signora, che approccia meglio anche in questa occasione il match.
Al 2’ Cuadrado imbuca Danilo in sovrapposizione, che pesca con un ottimo cross Ronaldo in area di rigore, il 7 sbaglia clamorosamente di testa un goal praticamente fatto. Risponde il Napoli con una discesa di Lozano sulla destra, che serve Zielinski nel cuore dell’area, ma il polacco pareggia l’errore di Ronaldo e calcia in curva.
Ritmi alti all’avvio, con i bianconeri più veloci sulle seconde palle.
Al 13’ Chiesa, l’MVP della partita, dribbla Insigne ed Hysaj e con un cross basso serve l’assist a Ronaldo per il goal del vantaggio bianconero. Fabian cerca di rispondere immediatamente, ma la sua conclusione termina alta ed il Napoli si spegne: al 34’ Lozano stende Chiesa poco fuori dal campo, nei pressi dell’area, ma il VAR clamorosamente non interviene privando i padroni di casa di un giusto rigore.
La Juventus cerca con foga il raddoppio, Cuadrado punta il cuore dell’area di rigore saltando Hysaj e Rrahmani, ma Meret risponde presente alla sua conclusione.
Al 46’ un altro episodio certifica lo spegnimento del VAR: Alex Sandro ingenuamente colpisce Zielinski in area, ma Mariani lascia giocare non assegnando rigore anche in questa occasione.

1.35 xGoals generati dalla Vecchia Signora nei primi 45’, contro lo 0.20 degli azzurri, spariti dal campo per larghi tratti della partita

I bianconeri chiudono il primo tempo meritatamente in vantaggio, mostrando più agonismo e qualità degli avversari, che però approcciano meglio la ripresa.
Al 48’ Insigne riceve da Zielinski e serve sulla corsa Di Lorenzo, il migliore in campo dei partenopei, Buffon reattivo devia la conclusione. Tra una ripartenza e l’altra, e l’ingresso al 54’ di Osimehn, il Napoli alza il ritmo, senza riuscire a penetrare la difesa avversaria.
Nel miglior momento dei partenopei Dybala ritrova il campo ed anche un grandissimo goal: è 2-0 al 73’.
Qualche minuto prima del recupero Chiellini ferma irregolarmente Osimhen in area, questa volta Mariani assegna correttamente calcio di rigore: Insigne spiazza Buffon dal dischetto, ma il tabellino non muterà ancora nonostante il forcing finale.
La Juventus vince 2-1 portandosi ad una sola lunghezza dal Milan, sprofondato in corsa Champions League e mai così braccato dalle concorrenti nel corso della stagione.
La prestazione degli uomini di Gattuso non può dirsi soddisfacente nel suo insieme, ma è progressivamente migliorata nel corso del secondo tempo: a Genova il Napoli deve ripartire da questo finale, calpestando il campo con la giusta testa contro una compagine velenosa come la Sampdoria di Ranieri, allenatore mai facile da incartare.