Non è possibile che questi giovani vivano allo stato brado e non capiscano che il Coronavirus fa ancora vittime

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Bisognava educarli da tempo, sin dall’asilo. Quando ci siamo accorti che non rispettavano i diritti degli altri era già troppo tardi. È inutile adesso raccomandargli le mascherine e le distanze di sicurezza. Gli si doveva inculcare che le regole servono per vivere meglio e più a lungo. Invece, posteggiano dove gli fa comodo e usano il cellulare alla guida. Non sanno che la libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri. Che gl’importa degli altri. Se no, che libertà è? Non si vogliono bene, ma si abbracciano e si ammucchiano, proprio perché gli si raccomanda di non farlo.

Si è ripreso il campionato senza pubblico negli stadi perché i 160 milioni delle pay-TV facevano gola alle società
Il malcostume si annida ovunque circolino soldi. Nel calcio ce ne sono tanti. In modo esagerato. Tutto esentasse. Chi gestisce denaro e potere può fare i propri comodi. Che c’importa se il campionato è falsato dall’interruzione di quattro mesi e dal giocare in piena estate. Si doveva riprendere a tutti i costi, a stadio vuoto e col virus ancora in circolazione. Tutti contenti. Anche le TV, che esborsano la quinta rata alle società, tanti soldi. Ma sono appagate da diverse partite che si disputano ogni sera per due mesi. Quando torneremo a considerare lo sport una festa di popolo, non di denaro?

Se n’è andato in punta di piedi per non disturbare. Cosa rimane di questo paese che un tempo era faro di civiltà?
Quando muore un genio come Ennio Morricone ci sentiamo pervasi da una tale emozione da farci sentire ancora più orgogliosi. Non solo per il suo successo, soprattutto per la dignità che ha diffuso. Dimentichiamo per qualche giorno – quant’è la durata delle celebrazioni – che adesso nascono più mediocri che uomini da non dimenticare, più corrotti che glorie. Tutti avidi di denaro. Non un artista fantastico né un imprenditore illuminato, nemmeno un campione dello sport. Meno ancora un politico. È colpa della scuola, della famiglia o della morale? Che fine hanno fatto gli italiani?

Grazie al virus è forse migliorata la qualità della vita. Nei talk show c’erano anche sapienti oltre ai soliti ciarlatani
La natura aveva bisogno di una tregua. Impianti industriali, case e uffici con aria condizionata, le auto in circolazione. Troppo inquinamento. Si doveva fare una pausa. Adesso sono diminuiti i terremoti. Si è fermato il riscaldamento terrestre. Erano scomparse le stagioni intermedie. Ora è tornata la primavera. Non c’è l’afa degli anni scorsi. Sparita pure Greta. Siamo entrati in estate con una temperatura accettabile. Il Covid-19 ci ha aiutato a rispettare l’ambiente. Purtroppo qualcuno ne ha pagato il prezzo. Ma chi è sopravvissuto ha Imparato la lezione e ora vivrà molto meglio.

Chi si aspettava dall’Inghilterra un’offerta così generosa per i cittadini di Hong Kong vittime della dittatura cinese
Quando nel 1997 gli inglesi restituirono la sovranità alla Cina, dopo 156 anni di dominio coloniale, l’accordo era che, tranne per la politica estera e la difesa, l’isola avrebbe mantenuto l’autonomia, soprattutto per quanto riguarda la giustizia. Come Cappuccetto rosso, tutti ci credettero. Sarebbe stato conveniente al potere tenere una porta aperta ai traffici finanziari. Ma le dittature sono cieche. Se la storia non bastasse, se n’è avuta recente conferma col Covid-19. Pechino sorda alle sollecitazioni, Londra e l’Australia offrono la cittadinanza a chi ne ha abbastanza di essere cinese.

Quand’è che la politica – non il governo – penserà alle esigenze dei cittadini, non a un inutile ponte sullo stretto?
Sarebbe molto bello che la Sicilia fosse legata all’Italia da un ponte di solidarietà. Quello sullo stretto, non cambia il rapporto di vassallaggio tra l’isola e il resto del paese. È una spesa superflua. Ma, con tutti quei quattrini sarà più facile fare la cresta. Tanto sono soldi dell’Europa. Che c’importa mettere in sicurezza le scuole che crollano e uccidono i nostri figli? Che ci frega bonificare il territorio dissestato da un’urbanizzazione senza regole? Dalle Alpi alla Sicilia, alle prime piogge ci sono smottamenti che travolgono abitazioni e uccidono innocenti. Meglio, così poi si deve ricostruire.

Dopo la pandemia riprenderanno i dissidi tra innamorati. Secondo il nostro motto, litigare è indice di vitalità
È un momento storico in cui i rapporti coniugali entrano facilmente in crisi per le tentazioni che arrivano da ogni parte. Soprattutto quando comincia a mancare il denaro. Le ristrettezze acuiscono tutti i problemi. È raro invece che a creare dissidi sia l’opulenza. Infatti, non avviene mai, tranne all’asilo e nella politica italiana. Nel matrimonio misto tra il PD e il M5S si litiga per la facilità con cui si ottengono quattrini. Arrivano da ogni parte. Tanto che i 36 miliardi del MES non li vogliamo neppure. Non sanno spiegare il perché. Solo per il piacere di litigare. L’Europa può mai prenderci sul serio?