Non si può fermare l’estate: Anton Emilio Krogh, avvocato e scrittore, presenta il suo secondo romanzo

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“I sogni per gli adolescenti sono come montagne invalicabili, che diventano ancora più alte quando si tratta della sessualità. Ma non si devono e non si possono fermare”. Ne è convinto Anton Emilio Krogh, avvocato e scrittore, che giovedì prossimo alle 18,30 sarà, con Monica Cirinnà, il giornalista di Radio Radicale Emilio Targia e l’attrice Fioretta Mari, alla Red Feltrinelli di Via Tomacelli a Roma per presentare il suo nuovo libro “Non si può fermare l’estate” (Mursia, pp. 256, euro 17). Un libro che arriva dopo il successo di “Come me non c’è nessuno”, in cui raccontava anche la sua amicizia con Rita Pavone. “L’estate – spiega Krogh all’Adnkronos – non è solo una stagione climatica, ma è una stagione del cuore, dell’emotività, della vita, dei sogni. Quindi non si può fermare l’estate nel senso che non si possono fermare i sogni, l’emotività, il flusso della vita. Inoltre – sottolinea l’avvocato e scrittore – l’estate è un momento di bilanci che si fanno solo quando si è liberi da stress e lavoro e si riesce a capire se quello che stiamo facendo è realmente quello che avremmo voluto fare”. I tre protagonisti del romanzo, Carlo, Ferdinando e Luca, sono tre amici che la vita ha unito al liceo Umberto di Napoli. Due di loro vengono bullizzati in quanto omosessuali mentre il terzo, eterosessuale, li protegge dal branco. E sono proprio questi episodi di bullismo a rafforzare la loro amicizia. “Tre moschettieri contemporanei – racconta Krogh – cresciuti al celebre grido ‘tutti per uno, uno per tutti’. Alla soglia dei quarant’anni fanno un viaggio che mette in discussione tutte le loro esistenze. Partono da Napoli e vanno a Cuba e Mykonos, luoghi bellissimi che incarnano in modo diverso aspettative di trasgressione, che io conosco e di cui ho potuto raccontare alcune realtà a me note”.
Il libro si concentra su tre temi fondamentali: il bullismo “che mi sta a cuore particolarmente, e ancor più oggi che il bullismo virtuale prende sempre più piede e dal quale solo l’amicizia e il confronto con gli altri può salvare”; la dipendenza virtuale “che ci fa stare sempre con lo smartphone in mano e che ha cambiato l’approccio alla sessualità, ma anche ai rapporti sentimentali”; la musica, “che accompagna le estati di questi ragazzi e che come nient’altro è capace di aprire i canali emotivi. La vita senza musica sarebbe insulsa”, osserva Krogh. All’avvocato e scrittore però sta particolarmente a cuore la lotta per i diritti delle persone Lgbti, che porta avanti anche attraverso i suoi libri. “Mi sono unito civilmente a settembre e ho parlato apertamente della mia unione perché ritengo che sul tema dei diritti civili ci sia molto da fare ancora”, dice Krogh, padovano di nascita ma cresciuto tra Napoli e la Sicilia, che racconta di andare spesso “in giro per le scuole con il mio precedente libro, dove affronto anche questo tema. Proprio il 22 gennaio sarò al liceo Umberto (luogo simbolo di “Non si può fermare l’estate” perché vi nasce l’amicizia tra i tre protagonisti, ndr). Ai ragazzi dico sempre che non devono fermare la loro estate, e non mi riferisco soltanto alla sessualità, ma alle loro emozioni e ai loro sogni. A Palermo un ragazzo timido mi ha confessato di avere il sogno di diventare fotografo. Questi sogni sono montagne invalicabili per un adolescente, quando poi si tratta di sessualità, le montagne sono ancora più invalicabili”. Krogh incontra solitamente gli studenti degli ultimi tre anni del liceo, che hanno un’età compresa tra i 16 e i 18 anni, e “mi accorgo che su questi temi i ragazzi hanno un approccio assolutamente limpido, senza preconcetti o diffidenza. Sono gli adulti a lanciare dei messaggi diseducativi che portano poi i ragazzi a vivere problematicamente le cose quando si presentano, nonostante le leggi dello Stato. Al Liceo Artistico Catalano di Palermo c’è stata una partecipazione incredibile, abbiamo dovuto lasciare fuori molti ragazzi perché non c’era posto in aula. E chi era presente ha fatto domande sul tema pertinenti, frutto di libertà di pensiero e grande preparazione”, conclude.