Norvegia, ad Oslo la riunione dell’Italian business community

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Dopo alcuni anni di interruzione, il 12 dicembre, si è svolta una riunione dell’Italian business community in Norvegia. Organizzata, a livello istituzionale, dall’Ambasciata, vi hanno partecipato l’ICE di Stoccolma, la Camera di Commercio italo-norvegese e la Confindustria norvegese (la NHO – il cui capo-economista Øystein Dørum ha tenuto una apprezzata conferenza sulle prospettive future dell’economia norvegese).

Finalità dell’evento erano la presentazione delle attività di diplomazia economica dell’Ambasciata (“Che cosa l’Ambasciata può fare a supporto delle imprese italiane”), il networking e lo scambio di esperienze.

Accanto alla tradizionale presenza delle più importanti imprese italiane strutturalmente presenti su questo mercato (Eni-Vår Energi, Ghella, Leonardo Helicopters, Fincantieri-Vard, Rebaioli, Mapei), va sottolineata la partecipazione di un rilevante numero di società che questa Ambasciata si é proposta di associare organicamente ai propri eventi ed attività promozionali nel settore economico-commerciale. Ciò con l’intento sia di allargare la composizione della comunità d’affari italiana – affinché essa rispecchi più fedelmente la reale presenza della nostra imprenditoria in questo paese – che di migliorare le opportunità di networking e di concreta collaborazione offerte da iniziative come quella in questione.

Tra le nuove società presenti all’incontro la e-GEOS (dati satellitari, servizi di geo-informazione), la Pedrali (design), Kadme (software per imprese del settore oil&gas), Troyer (turbine idro-elettriche), Arper (design), iGuzzini (illumino-tecnica) ColliCare (servizi logistici), Smak Av Italia e Vinum Verum (eno-gastronomia). Complessivamente erano presenti circa 25 imprese, a ciascuna delle quali é stata data la possibilità di effettuare una breve presentazione e proiettare video sulle caratteristiche salienti della loro attività in questo paese.

L’Ambasciatore Colella ha sottolineato la priorità che l’Ambasciata a Oslo attribuisce all’azione di diplomazia economica a supporto del nostro settore produttivo, evidenziando i due filoni principali lungo i quali essa si esplica: il sostegno istituzionale alle imprese nelle relazioni con le autorità locali, anche ai fini (nel caso norvegese) della rimozione di alcune barriere non-tariffarie e di contrasto a talune pratiche commerciali non trasparenti; le attività di orientamento su questo mercato finalizzate, tra l’altro, ad una maggiore partecipazione di imprese italiane a gare indette dal settore pubblico – qui numerose nel comparto infrastrutturale.