Nuova Cucina Organizzata, tagli ai fondi pubblici: chiude l’attività confiscata ai clan

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La Nuova Cucina Organizzata chiuderà i battenti. Ufficializza la decisione di porre fine all’attività del ristorante gestito da una cooperativa associata a Confcooperative in un bene confiscato a Casal di Principe (Caserta), dopo un taglio da parte della Regione Campania al budget salute. I gestori chiedono al Forum del Terzo Settore, alle forze sociali del mondo del lavoro e anche delle imprese di scendere in campo a sostegno di un simbolo di riscatto nel territorio, e rivolgono un nuovo appello al presidente della Regione Campania per “sanare la stortura normativa che penalizza e discrimina le piccole realtà”. Organizzata anche una cena di solidarietà nel ristorante il prossimo 7 gennaio, “per continuare la pressione nei confronti della Regione e degli enti locali responsabili di questi danni economici e sociali”. Il taglio del budget di salute a sostegno delle attività della Nuova cucina organizzata, per la Cgil Campania, “rischia di porre fine a un modello virtuoso nella gestione dei beni confiscati alla camorra rivolto all’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità”. Il sindacato territoriale “è al fianco della battaglia della Nuova cooperazione organizzata per scongiurare la crisi del mondo delle cooperative sociali. In Campania, su 133 realtà attive, 88 hanno già dovuto dichiarare fallimento, mettendo fine ad esperienze che hanno dato nel tempo risultati positivi”. “L’auspicio – prosegue la nota – è che dall’incontro fissato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per il prossimo 7 gennaio possa arrivare una soluzione definitiva alla vicenda, segnando così un nuovo inizio per la cooperazione sociale nella nostra regione”.