Nuova sede consolare in Russia nel 2021

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In foto Francesco Forte

La rete della rappresentanza diplomatica italiana in Russia si allargherà nel 2021 con l’apertura del consolato onorario ad Ufa, nel Bashkortostan. I preparativi sono in dirittura d’arrivo e l’11 dicembre il console italiano a Mosca, Francesco Forte ha visitato la città di Ufa e preso parte alla sessione plenaria dell’dell’International Business Week ospitata dal capoluogo bashkiro e dedicata al tema della cooperazione economica internazionale oltre la pandemia. Le autorità locali sono fiduciose di poter salutare l’apertura del consolato entro l’estate del prossimo anno: “Abbiamo in programma di aprire il consolato in estate. Entro questo termine individueremo la sede adatta in una dimora storica e faremo conoscere al futuro console italiano il Bashkortostan ”, ha dichiarato Andrei Nazarov primo ministro della regione russa. “ Da Ufa verso l’Italia sono stati registrati particolari flussi di persone. Tra loro c’erano investitori e produttori agricoli. L’International Business Week 2020 (MNB) si è svolta dall’8 all’11 dicembre nel capoluogo della Repubblica del Bashkortostan, Ufa, in formato ibrido con eventi online e offline. La regione russa del Bashkortostan (Baschiria) e l’Italia sono legati da rapporti commerciali e d’amicizia solidi che si declinano in tutti i settori, dall’economia e l’imprenditoria all’istruzione e la scienza, alla cultura e il turismo. In Baschiria sono attive cinque imprese a capitale misto italo-russo Dama, BI-TR, Spezmashtechnoservis, Cheramtechsystem e Bosca Rus, attive rispettivamente nei seguenti settori: agroalimentare, edilizia, meccanica e automotive e vini. Inoltre, il 30 gennaio 2019 è stato firmato un accordo di collaborazione fra il ministero dell’Agricoltura della regione Baschiria, la società Orenbeef (gruppo Cremonini) e l’università di agraria della Baschiria, nell’ambito del quale è attivo un programma congiunto per la ricerca in alimentazione e gestione del bestiame. I giovani specialisti russi hanno la possibilità di formarsi in Italia e poi lavorare negli stabilimenti di allevamento, ingrasso del bestiame e lavorazione della carne, aperti dalla holding italiana in Baschiria.