Nuovi ospedali in Venezuela per il 2020

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In foto Placido Vigo
“È trascorso poco più di un semestre da quando l’Ambasciatore del Venezuela Placido Vigo consegnò le credenziali al ministro Arreaza per il “placet” di rito. Da allora, la sua presenza in seno alla nostra Collettività è stata permanente. Nonostante siano trascorsi pochi mesi dal suo arrivo, ha già visitato quasi tutte le nostre comunità, anche quelle che vivono nei piccoli centri difficili da raggiungere. I giorni che precedono l’arrivo di un nuovo anno invitano alla riflessione”: Sulla ‘Voce’ le domande per dipanare gli interrogativi sulla difficile situazione socio sanitaria in Venezuela . L’Ambasciatore prontamente risponde: “Ho sempre lavorato così; sono sempre andato in giro per conoscere i nostri connazionali. Credo che non si possa stare dietro a una scrivania e pensare di sapere tutto. Gli incontri sono sempre stati molto emotivi . Mi sono state fatte le classiche domande; le stesse che farei io stando all’estero. E cioè, in che modo lo Stato mi può aiutare”. Tra  le priorità fondamentali, c’è quella dell’assistenza medico-sanitaria, nell’ambito della quale, ha assicurato, “Ci sarà una rivoluzione nel 2020. L’Ospedale Italiano  è un progetto che stiamo cercando di realizzare; un progetto che dovrà essere gestito dalla nostra comunità. Prossimamente faremo una riunione con l’associazionismo. A fine gennaio convocheremo una mega-riunione per permettere a tutti di sottoscrivere, qualora lo desiderassero, delle quote associative. È  prevista una missione del Direttore degli Affari Internazionali dell’Istituto Europeo di Oncologia. Spero che questa possa coincidere con quella del Presidente della Croce Rossa Internazionale. Poi sarà necessario lanciare un’iniziativa molto complessa, perché gestire un Ospedale non è come dirigere una associazione. Sarà necessario assumere personale. Abbiamo già un gruppo di 25 medici che sono disposti ad operare nell’Ospedale. Ma c’è ancora molto da fare”. A Buenos Aires l’Ospedale italiano fu creato prima dell’Unità d’Italia: “ Mi auguro che gli italiani qui siano altrettanto intraprendenti. Sono stati bravi nel costruire i 28 Centri Italo Venezuelani e Case d’Italia che sono dei gioielli, con piscine, campi da calcio, campi da tennis. Manca un Ospedale..