Obiettivo fame zero

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(AdnKronos) – Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao per commemorare la fondazione dell’Organizzazione nel 1945. Il focus di quest’anno è “Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un mondo #FameZero entro il 2030 è possibile”. Intorno al tema dell’alimentazione, al centro anche di uno speciale pubblicato nel, si organizzano oggi decine di eventi in oltre 130 Paesi del mondo per promuovere la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore di chi soffre la fame e per garantire la sicurezza alimentare e diete nutrienti per tutti.

Nel celebrare la Giornata mondiale dell’alimentazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dice: “La comunità internazionale è invitata a rinnovare ogni sforzo per raggiungere l’obiettivo ‘famezero’ entro il 2030”. “L’appuntamento odierno – aggiunge – fotografa un momento critico per lo stato di nutrizione del pianeta. Il numero delle persone che soffre la fame è in aumento”. “La sfida di dimensione planetaria in atto”, sottolinea Mattarella, impone “un lavoro congiunto – al fianco delle organizzazioni multilaterali – da parte di una pluralità di attori, pubblici e privati, a livello nazionale e internazionale, con responsabilità, senso di equilibrio nella gestione delle risorse alimentari e crescente consapevolezza riguardo ai comportamenti nei consumi”.

La Fao spiega nel promuovere la giornata di oggi che “Fame Zero significa collaborare affinché tutti, dovunque, abbiano accesso a cibo sufficiente e che sia sicuro, sano e nutriente. Per raggiungere questo obiettivo – si legge sul sito – dobbiamo adottare uno stile di vita più sostenibile, lavorare con gli altri, condividere le nostre conoscenze ed essere disposti a dare una mano per migliorare il mondo”.

L’Organizzazione sottolinea come dopo un periodo di declino, la fame nel mondo è di nuovo in aumento. Secondo il rapporto ‘Lo Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2018’, oggi oltre 820 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. “Guerre, eventi meteorologici estremi collegati ai cambiamenti climatici, crisi economica e rapido aumento dei livelli di sovrappeso e obesità – si nota – stanno invertendo la tendenza dei progressi fatti per combattere la fame e la malnutrizione”.

“Il mondo – assicura la Fao – può raggiungere l’obiettivo Fame Zero se uniamo le forze tra Paesi, continenti, settori e professioni per perseguirlo fattivamente. Il 70% delle popolazioni povere mondiali vive in aree rurali, in cui la sopravvivenza è legata all’agricoltura, alla pesca e alla silvicoltura. Per questo motivo Fame Zero richiede la trasformazione dell’economia rurale”. “Mentre milioni di persone soffrono la fame – si conclude -, 672 milioni soffrono di obesità ed oltre 1,3 miliardi sono in sovrappeso. Possiamo cambiare lo stato delle cose”.