Statuire le premure dei meno giovani per i giovani e nascituri in riferimento ai loro bilanciamenti in tema di sostenibilità, fino a livello costituzionale degli ordinamenti, e, per quanto possibile in ciascun Paese della Terra
Sabato 10 giugno c.a. si è svolto il World Meeting on Human Fraternity organizzato dalla “Fondazione Fratelli Tutti”. Insieme a esperti, rappresentanti della società civile e a trenta Premi Nobel ci si è riuniti per elaborare una dichiarazione della Fraternità Umana. Qui di seguito la locandina youtube della presentazione dell’evento che ha trovato poi un’autorevole risonanza in un articolo del prof. Enrico Giovannini, che presiede il Comitato Scientifico dell’ Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), pubblicato il 3 luglio, su l’Osservatore Romano, dal titolo: L’iniziativa italiana può indicare una strada – Ogni Costituzione dovrebbe avere norme a tutela delle generazioni future.
Tutto avviene sotto l’egida di un urgenza, dovuta e necessaria, che sta caratterizzando una di serie iniziative internazionali del Presidente dell’ONU, e, a seguire, dell’ASVIS, di cui il denaro.it ha riferito in questi ultimi giorni:
a) Allarme clima, le considerazioni del segretario generale delle Nazioni Unite, 17 giugno 2023 (qui)
b) conferenza stampa ASviS, 21 giugno 2023 (qui)
Giovannini: “Partecipare, restituire, diffondere sono le tre parole chiave su cui si è basata l’iniziativa”. …..Un progetto di sviluppo che sia sostenibile da tutti i punti di vista, non solo da quello ambientale.
Dal Club di Roma al segretario generale dell’Onu António Guterres, da Papa Francesco ai giovani attivisti per il clima, l’invito all’azione è forte, chiaro e trasversale e si rivolge ai governi, alle imprese, alla società civile e agli individui: dobbiamo ristabilire la connessione circolare con l’ecosistema di cui siamo parte, con la natura. Una natura di cui sicuramente non siamo i padroni, ma di cui, con umiltà, dobbiamo essere dei buoni custodi. E in questa connessione che risiede l’invito alla conversione ecologica. Una conversione che, per essere compiuta, deve diventare essere appetibile, socialmente desiderabile ed economicamente conveniente. Il segretario generale dell’Onu ha lanciato l’idea di un Summit sul futuro che si terrà a settembre del 2024, preceduto dall’incontro di settembre 2023 per discutere, a livello di capi di Stato e di Governo, la condizione dell’Agenda 2030 e le azioni da intraprendere per accelerare la sua attuazione, in vista del Summit del prossimo anno.
Giovannini apprezza il lavoro di Guterres che, tra l’altro ha pubblicato alcuni documenti, uno dei quali riguarda la necessità di tutelare le nuove e le future generazioni, tema che è al centro di tutte le politiche di sostenibilità. In particolare, si propone che l’Onu nomini un delegato speciale per le nuove generazioni incaricato di assistere gli Stati membri, i quali, a loro volta, dovrebbero sottoscrivere una dichiarazione a tutela delle nuove generazioni. Le diverse esperienze verrebbero messe a confronto in un forum internazionale. E possibile essere molto più ambiziosi. La recente modifica dei principi fondamentali inseriti nella Costituzione italiana, grazie alla quale tra i compiti della Repubblica è stato inserito quello della “tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni”, mostra una possibile strada da percorrere grazie alle Nazioni Unite. Nei testi di molte Costituzioni c’è, infatti, il principio della tutela dell’ambiente ma non quello della tutela delle future generazioni. Una delle proposte da discutere nel Summit del 2024 potrebbe essere proprio l’invito ai Paesi membri dell’Onu di inserire nelle loro Costituzioni il principio di giustizia intergenerazionale, cardine del concetto di sviluppo sostenibile, da declinare secondo le diverse sensibilità e culture. In questo modo, uno dei principi fondamentali della “Laudato si”‘ potrebbe diventare, come in Italia, centrale negli ordinamenti giuridici di tutto il mondo” Queste considerazioni raddrizzano e precisano il bilanciamento delle azioni nell’ambito della sostenibilità che riguardano le premure, a 360 gradi, in ciascun Paese del mondo fissando una “rete” a tutti i livelli giuridici, fino a quello costituzionale, che i collettivi dei meno giovani devono avere a favore dei giovani e dei nascituri