Ok alla manovra da 18 mld, Meloni: Priorità a famiglia, salari e sanità. Contributo straordinario dalle banche

53

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi la Legge di Bilancio 2026, un pacchetto da 18 miliardi di euro che conferma le linee guida del governo: sostegno alle famiglie, incentivi alle imprese, tagli alle tasse e rafforzamento della sanità. A commentare la manovra è stata la premier Giorgia Meloni, che ha definito il provvedimento «serio e coerente con le priorità già delineate nelle manovre precedenti». Al Cdm hanno partecipato anche i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, segnando l’unità della maggioranza dopo settimane di trattative su diversi dossier.

Famiglie al centro: bonus mamme e nuovi stanziamenti

Uno dei punti chiave della manovra riguarda il sostegno alle famiglie. Il bonus per le mamme lavoratrici passerà da 40 a 60 euro al mese, un incremento significativo pensato per alleviare le spese quotidiane e incentivare la natalità. In totale, il governo stanzierà circa 1,6 miliardi di euro in più per le famiglie, con un’attenzione particolare a chi ha redditi medio-bassi.

«Vogliamo dare un segnale concreto», ha spiegato Meloni, sottolineando che la misura non è solo economica, ma anche simbolica: sostenere la famiglia significa investire sul futuro del Paese.

Giorgetti: taglio Irpef fino a redditi pari a 200mila euro

La sterilizzazione del taglio dell’Irpef «sarà sopra i 200mila euro, chi è tra 50 e 200 mila euro beneficerà della riduzione dell’aliquota» ha annunciato il ministro dell’Economia Giorgetti. «Queste sono le proposte governo in Parlamento, poi certo il Parlamento è sovrano» ha chiosato.

Otto miliardi per le imprese: super e iper ammortamento

Il capitolo imprese è uno dei più rilevanti della manovra, con circa 8 miliardi di euro di investimenti previsti. Di questi, 4 miliardi riguardano il super e l’iper ammortamento, strumenti che consentono alle imprese di dedurre maggiormente gli investimenti in beni materiali e tecnologici.

La premier ha precisato che il governo sta valutando anche l’uso della revisione a medio termine della politica di coesione per aumentare ulteriormente le risorse disponibili, un segnale di attenzione alla crescita economica e alla competitività delle imprese italiane.

Contributo straordinario di banche e assicurazioni

Una novità importante riguarda le coperture della manovra. Banche e compagnie assicurative verseranno un contributo straordinario, spalmato su tre anni, con il primo anno che porterà nelle casse dello Stato tra 4 e 5 miliardi di euro. Meloni ha sottolineato che l’obiettivo non è penalizzare il settore, ma concentrarsi sulle priorità sociali e mantenere la credibilità dell’Italia sui mercati.

Il contributo è stato frutto di lunghe trattative, segnate da tensioni e vertici di maggioranza, ma si è trovato un accordo grazie alla disponibilità dei grandi attori del settore finanziario. «Il grosso delle coperture arriva anche da tagli alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei ministeri», ha aggiunto la premier, evidenziando un approccio di rigore senza compromettere le priorità sociali.

Rafforzamento della sanità

La manovra prevede un aumento delle risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale, con particolare attenzione alla prevenzione e all’assistenza territoriale. L’incremento stimato è di 2,4 miliardi di euro per il 2026, a cui si sommano i 5 miliardi già previsti, un impegno concreto per garantire una sanità più efficiente e capillare.

Compatibilità con deficit e debito: il messaggio ai mercati

Meloni ha sottolineato come la manovra sia pensata per sostenere l’economia reale senza compromettere la sostenibilità dei conti pubblici. La strategia è chiara: favorire le famiglie, stimolare le imprese e rafforzare la sanità, mantenendo sotto controllo deficit e debito, così da rafforzare la credibilità internazionale dell’Italia.


Conclusioni: un bilancio politico oltre che economico

Oltre ai numeri, la manovra rappresenta anche un test di compattezza per la maggioranza. La premier ha ringraziato i partiti di governo per il lavoro comune, evidenziando come il risultato sia frutto di una visione condivisa e non di compromessi imposti. In questo senso, la legge di bilancio diventa un documento politico oltre che economico, capace di tracciare la rotta del Paese per il prossimo anno.

Con famiglie, imprese e sanità al centro, il governo punta a dare concretezza alle promesse, mantenendo un equilibrio tra rigore fiscale e misure sociali.