Olio: da domani Trieste capitale dell’extra vergine d’oliva

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Trieste, 14 mar. (Labitalia) – ‘Olio extravergine di oliva, risorsa culturale e turistica’ è il titolo del convegno inaugurale di Olio Capitale, che domani, venerdì 15 marzo, alle ore 10,30, aprirà la tredicesima edizione del salone degli extravergini tipici e di qualità alla Stazione Marittima di Trieste, che si trasforma per quattro giorni nella capitale dell’extra vergine d’oliva con un programma articolato pensato sia per gli esperti del settore che per chi ama l’’oro verde’. Moderato dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, il convegno vedrà la partecipazione del presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti, del presidente delle Città dell’Olio, Enrico Lupi, del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, del commissario straordinario della Provincia di Trieste, Paolo Viola, e del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Momento clou del convegno la relazione di Roberta Garibaldi, docente di Marketing e di Economia e gestione delle imprese turistiche e responsabile dell’Osservatorio sul turismo enogastronomico italiano dell’Università di Bergamo, incentrata sul tema ‘L’olio e la crescita del turismo enogastronomico’. L’enogastronomia, nella sua più ampia accezione di esperienza culturale, infatti, è entrata con forza tra i trend del turismo. Oggi, come afferma la stessa World Tourism Organization, il turismo enogastronomico è un segmento in forte ascesa e uno dei più dinamici all’interno del settore. La componente enogastronomica ha acquisto una rilevanza considerevole nelle scelte di viaggio: secondo la World Food Travel Association il 93% dei turisti ‘leisure’ (quelli che viaggiano per svago, vacanza, motivi personali e culturali e non per impegni professionali o di studio) ha partecipato a esperienze a tema rilevanti nel corso delle sue più recenti vacanze e il 49% ha indicato il cibo, il vino e l’olio extra vergine d’oliva le ragioni principali di almeno un proprio viaggio negli ultimi due anni.

Un dato che evidenzia la nuova centralità assunta dall’enogastronomia, che da elemento accessorio si è trasformata in una componente in grado di influenzare il comportamento del turista. E in questo contesto l’Osservatorio sul turismo enogastronomico italiano dell’Università di Bergamo approfondisce i molteplici temi di riferimento del settore attraverso tesi di laurea e ricerche pubblicate in modo costante durante l’anno. A tirare le conclusioni sarà Franco Manzato, sottosegretario del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft). Tra le sue funzioni la vigilanza sulle produzioni di qualità agricole e agroalimentari, l’agricoltura biologica e le attività per la difesa fitosanitaria.

E l’olio extra vergine d’oliva è anche la principale fonte di grassi nell’area mediterranea e distingue la famosa Dieta mediterranea da altri regimi dietetici. L’obiettivo del convegno ‘Olio d’oliva: passato, presente e futuro del principe della dieta mediterranea’, in programma sempre domani, venerdì 15 marzo, alle 14,30, è quello di informare i cittadini non solo sul valore nutrizionale ma anche sugli effetti positivi a livello di prevenzione garantiti dall’utilizzo quotidiano dell’olio evo. Durante il convegno, saranno fornite nozioni storiche, tecniche, nutrizionali ma anche consigli per scegliere un olio extra vergine d’oliva di qualità, evitando il cosiddetto ‘italian sounding’.

Oltre a essere utilizzate come cibo, le olive e l’olio d’oliva sono di grande importanza culturale. Esistono centinaia di cultivar e si producono diverse tipologie di oli extra vergini d’oliva, la principale fonte di lipidi presente nella dieta mediterranea. L’olio d’oliva, in particolare quello evo, possiede molteplici effetti benefici per la salute umana. Recentemente la Fda (Food and drug administration) degli Stati Uniti ha dichiarato che il consumo quotidiano di un paio di cucchiai di oli contenenti alti livelli di acido oleico, possa ridurre il rischio di malattie coronariche.

Tre le sessioni in programma, moderate da Deborah Bonazza dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (Asuits). Si parte con Elena Parovel, di Parovel Group, che affronterà il tema ‘Le radici dell’olio d’oliva nel nostro territorio’. A seguire ci sarà la tavola rotonda ‘Olio d’oliva e salute: stato dell’arte’ con la ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, Silvia Palmisano, il medico dell’Asuits Catrin Theresia Simeth, il professore associato dell’Università di Trieste e direttore della Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato digerente, Saveria Lory Crocè, e il professore associato di Medicina Interna del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste, nonché presidente della Società europea di nutrizione e metabolismo (Espen), Rocco Barazzoni. L’ultima sessione, intitolata ‘Nuove frontiere’, vedrà come protagoniste Antonella Calabretti, docente di Legislazione farmaceutica all’Università di Trieste e di Chimica degli alimenti all’Università della Basilicata, e Natalia Rosso, ricercatrice della Fondazione italiana fegato.