Olio: ‘Ercole Olivario’, filiera punta sulla qualità come rimedio anti-crisi

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Roma, 20 mar. (Labitalia) – Nonostante il pesante calo di produzione registrato nel 2018, l’Italia dell’olio ha scelto di puntare sulla valorizzazione della qualità come rimedio anti-crisi e si prepara a sbarcare a Perugia con ‘Ercole Olivario’, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie territoriali organizzato dall’Unione italiana delle Camere di commercio, in collaborazione con la Camera di commercio di Perugia e il sostegno del Sistema camerale nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano. A fare il punto oggi, nel corso della presentazione presso la sede di Unioncamere a Roma, il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, insieme al presidente di Unaprol-Consorzio olivicolo italiano, David Granieri, al vicepresidente di Italia Olivicola, Luigi Canino, e al vicepresidente vicario di Unioncamere, Andrea Prete.

“Ventisette edizioni – ha detto il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni – sono un grande traguardo per chi, come noi, ha creduto da sempre nelle potenzialità di questo concorso, oggi diventato punto di riferimento nel panorama nazionale delle competizioni di settore. Basti pensare che dal 1993, anno della prima edizione, ad oggi sono più di 8.800 le etichette che si sono iscritte, per un totale di oltre 280 vincitori. Ciò a dimostrazione che l’Ercole Olivario è una vetrina importantissima, una tappa irrinunciabile perché in grado di contribuire fortemente alla valorizzazione di questo straordinario prodotto e dei suoi attori protagonisti, ponendo l’accento sulle migliori produzioni dello Stivale”.

Per il vicepresidente vicario di Unioncamere, Andrea Prete, “l’olio extravergine d’oliva è da sempre uno straordinario ambasciatore del made in Italy nel mondo”. “Le Camere di commercio sono impegnate da tempo nella valorizzazione delle nostre eccellenze, anche attraverso questo concorso che da quasi trent’anni premia la qualità di una delle principali produzioni dell’agroalimentare italiano. Perché la buona tavola è un fattore trainante dell’attrattività dei nostri territori e un richiamo irresistibile per il turismo internazionale e per gli investimenti stranieri”, ha aggiunto.

“L’Ercole Olivario – ha sottolineato il presidente di Unaprol, David Granieri – è uno dei premi più importanti del settore, un vero punto di riferimento e un’importante vetrina per tanti olivicoltori che con passione puntano all’eccellenza e vogliono valorizzare un patrimonio di biodiversità unico al mondo, con 46 denominazioni Dop e Igp riconosciute dall’Ue. La ricerca continua della qualità, coniugando tradizione e innovazione, è da sempre una delle sfide che porta avanti l’Unaprol-Consorzio olivicolo italiano”.

“Per vincere questa battaglia culturale – ha sottolineato – è necessario anche cambiare l’approccio di tanti consumatori verso un alimento che ha grande valore salutistico e sensoriale, come confermano recenti ricerche che hanno ulteriormente dimostrato le qualità benefiche dell’olio extra vergine. Riteniamo che l’alta qualità vada protetta e tutelata per questo, a gennaio, abbiamo proposto al Coi una revisione del livello di acidità dallo 0,8% allo 0,5% per l’olio evo. L’obiettivo è quello di restringere una classe merceologica troppo ampia che contiene prodotti profondamente diversi”.

Da parte sua, il vicepresidente vicario Italia Olivicola, Luigi Canino, ha assicurato che “la più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, con le sue 57 Op sparse in 15 regioni, sposa il premio Ercole Olivario, che rappresenta un progetto culturale di straordinaria importanza nell’ottica della promozione dell’eccellenza dell’olio extravergine d’oliva italiano”. “L’Italia può vincere la sfida sui mercati solo se continuerà a puntare e ad investire sulla qualità, che è l’unica garanzia per i consumatori, e sul lavoro dei produttori veri. Per questo motivo, Italia Olivicola continua a difendere con forza, in seno ai massimi consessi nazionali e internazionali, il panel test, unico strumento utile per la classificazione degli oli in grado di contrastare frodi e contraffazioni che inquinano gli scaffali. In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, il premio Ercole Olivario serve a tutti per ricordare la leadership del nostro Paese nella qualità”, ha concluso.