Oltre che a rinnovare i riti del Carnevale, questa settimana sarà dedicata a affrontare questioni molto importanti

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in foto Paolo Gentiloni

Domani sarà Mercoledì delle Ceneri. Per la religione cattolica questa ricorrenza rappresenta il passaggio netto e repentino dal periodo godereccio del Carnevale alla Quaresima, tempo di contrizioni e di nutrimento parco e misurato. La giornata odierna prevede cibarie, dolci e bevande sostanzialmente diverse da quelle che il convento passa quotidianamente. Per completare l’informazione, il di corrente è preceduto per antica tradizione dalla celebrazione religiosa e gastronomica in gennaio di Sant’ Antonio Abate, detto anche Sant’ Antuono. In campagna, infine, è indicato come il Santo con il maiale che lo segue, come è rappresentato dalla sua iconografia ufficiale. In Italia, soprattutto al Centro sud, le gozzoviglie cominciano in quel giorno e proseguono con diverse variazioni sul tema maiale fino a oggi, il clou, Martedì Grasso. Alzando lo sguardo fino a Bruxelles, dove i seguaci di Calvino spuntano qualche punto in più in termini di consenso rispetto a quelli del Primo Competitor, si prende subito atto che il Commissario per l’Economia Gentiloni ieri ha presentato la Situazione Economica di Inverno della EU e dei paesi che la compongono. Da essa si deduce che almeno per il primo trimestre dell’anno in corso la recessione è stata arginata, di conseguenza anche il Paese può godere di una certa tranquillità nel compiere le sue scelte. L’ inflazione resta comunque più alta rispetto alle aspettative e, seppure leggermente, in Italia è sopra alla media europea. È bene però sottolineare che in tutta la casa comune gli indicatori che sono stati scelti per trarre quelle conclusioni positive riflettono variazioni di decimali di punto, arrivando solo talvolta all’unità. Quanti lavorano in quegli uffici, da tempo si stanno dando da fare per rispettare le scadenze già stabilite. La prima sará l’ individuazione dei gangli nevralgici perché l’Unione funzioni sempre meglio. Il più importante è la messa a punto del Patto di Stabilità in edizione riveduta e corretta rispetto alla originale. Andrá così in archivio quello stesso che era stato sospeso con il conclamarsi della pandemia e aveva permesso di conseguenza ai vari governi di finanziarsi in debito per la bisogna e più senza particolari limitazioni. Si riparte così daccapo e, dalle prime notizie, questa volta non curando l’elaborazione della nuova versione solo in base a standard ipotizzati in astratto, quindi adatti per essere applicati erga omnes. In tal modo, in passato, c’erano state parecchie forzature. Ci sarà invece la possibilità che quel patto venga modellato singolarmente sulle esigenze e possibilità del paese a cui è riferito. Se così sarà, più che una revisione sará una rivoluzione. Sarebbero di conseguenza personalizzati i tempi per il ritorno negli argini fisiologici del debito pubblico della quantitá di esso debordata per i motivi giá esposti. Quello stesso che si sta appesantendo sempre più, come il costo del suo servizio. La libertà, quasi certamente la più importante novità che il nuovo impianto del patto lascerá ai singoli governi, sarà quella della gestione della politica fiscale. Ciò avverrà facendone un uso più che attento, soprattutto per quanto concerne l’Italia. Tenendo sempre in conto che il gettito per le casse dello stato non deve provenire per la sua grande parte da operazioni inerenti beni di prima necessità. Non violando così il principio costituzionale che prevede un pagamento differenziato a seconda della capacitá di ciascuno di produrre reddito. Il risultato finale dovrebbe essere quello di un maggior rigore nella gestione di quella materia, con il proposito di far emergere sempre più situazioni anomale.Tanto mettendo in essere automatismi difficili da venir scavalcati a piè pari, così da contrastare tanto l’evasione quanto l’elusione. Non sono né sogni di gloria nè pie illusioni. Senza presumere che gli italiani saranno folgorati come San Paolo sulla via di Damasco, è possibile che la sperimentazione di tipi di vita diversi da quelli di una certa agiatezza a cui erano abituati, abbia aperto loro gli occhi e, almeno in parte, fatto capire cosa possa significare il mancato rispetto della libertà altrui. Che si concreta anche non
adempiendo all’ obbligo di rispettare il dettato della Pubblica amministrazione.