Omicidio Vassallo, 9 indagati. I Pm: Il sindaco di Pollica assassinato perché voleva denunciare il traffico di droga

246
in foto Angelo Vassallo

Perquisizioni e sequestri nell’ambito delle indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica-Acciaroli, Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre di 22 anni fa. I Ros di Roma e di Salerno, su mandato della Direzioni distrettuale antimafia di Salerno, stanno eseguendo decreti nei confronti di nove indagati per omicidio e associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Le indagini vertono sul fatto che la morte del sindaco sia collegata alla sua volonta’ di denunciare un traffico di sostanze stupefacenti che aveva una centrale nel porto di Acciaroli. Il seindaco-pescatore, cui si deve il decollo turistico di quell’area del Cilento, venne affrontato da un sicario mentre rientrava a casa in auto e freddato con colpi di pistola alla testa. Negli anni, le indagini hanno contemplato varie piste, compresa quella della droga.
Il sindaco sarebbe stato ucciso per impedire che denunciasse un traffico di sostanze stupefacenti di cui era giunto a conoscenza e che avveniva nel porto di Acciaroli, frazione del comune di Pollica e rinomata località turistica del Cilento. Questa l’ipotesi alla base delle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Salerno culminate oggi con l’esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti di 9 persone indagate a vario titolo per i reati di omicidio e di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Nella fase immediatamente successiva all’omicidio di Angelo Vassallo sarebbero state poste in essere una serie di attività investigative che ebbero quale effetto quello di “indirizzare le investigazioni nei confronti di soggetti risultati poi del tutto estranei all’episodio criminoso”. E’ quanto si legge in una nota della Procura di Salerno con la quale si dà notizia dell’esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti di 9 persone indagate a vario titolo per omicidio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini della Dda di Salerno si sono concentrate anche sullo svolgimento e sulle reali finalità di queste attività investigative, poste in essere “nella fase immediatamente successiva alla commissione del delitto, in assenza di delega da parte di questa Procura della Repubblica competente all’accertamento dei fatti”.