Opportunità imprenditoriali in Kosovo

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In foto Nicola Orlando

Andare oltre Covid 19 è quasi una parola d’ordine che stabilisce le opportunità future che aree contigue come la kosovara e l’italiana, potranno avere se l’internazionalizzazione delle imprese le renderà ancor più vicine. Un articolo interessante al riguardo compare sull’Opinione a firma di Domenico Letizia : l’occasione è dato dall’evento in cui l’ Ambasciata d’Italia a Pristina ed il competente Ufficio ITA/ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese hanno ospitato, insieme a Unioncamere Veneto – CCIAA Treviso-Belluno ∣ Dolomiti, un webinar dedicato al tema “Kosovo, Partnership e Opportunità – Rafforzare la partnership pubblico-privata tra il Kosovo e l’Italia del nord-est oltre Covid-19“ : ”L’evento è stato seguito da oltre 100 rappresentanti di istituzioni ed aziende italiane e kosovare. Un momento di accurato approfondimento concepito come un primo webinar del sistema camerale veneto organizzato in collaborazione con la diplomazia italiana per l’export delle imprese venete. Per l’Italia hanno partecipato il Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Ivan Scalfarotto, il Presidente di SIMEST e Chief International Affairs Officer di Cassa Depositi e Prestiti Pasquale Salzano, il Presidente di Unioncamere Veneto e della Camera di Commercio di Treviso-Belluno ∣ Dolomiti Mario Pozza, l’Ambasciatore italiano a Pristina Nicola Orlando, e il Direttore di ICE Tirana e del punto di contatto di ICE a Pristina Elisa Scelsa. Per il Kosovo sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro del Commercio e dell’Industria Vesel Krasniqi, il Presidente della Camera di Commercio Berat Rukiqi, e l’Ambasciatrice in Italia, Lendita Haxhitasim. “Ridare centralità al Kosovo nella mappa delle relazioni istituzionali e economiche con l’Italia, superando una percezione anacronisticamente legata alle immagini della guerra del 1998-99. Il giovane popolo kosovaro è fortemente proiettato verso l’Europa, di cui è già culturalmente parte. Nonostante le rapide evoluzioni tipiche di tutte le giovani democrazie, il Kosovo è oggi un Paese stabile e in rapida crescita. Una realtà giovane e dinamica, caratterizzata da una solida e strutturata presenza delle istituzioni italiane, che offre importanti opportunità per coloro che vogliono coglierle”, ha dichiarato l’Ambasciatore italiano a Pristina Nicola Orlando. Nel corso degli ultimi anni, che vedono una crescente attenzione delle imprese italiane verso i Balcani Occidentali, è emerso il crescente interesse di aziende ed imprenditori italiani alle opportunità di export e internazionalizzazione offerte dal basso costo del lavoro e dalla apertura al business del Kosovo. L’economia e le imprese italiane guardano con interesse il vicino balcanico, l’apertura dell’economia del Paese al fiorente bacino industriale del nord-est italiano, il forte interesse per ilmade in Italy tecnologico e al consumo e l’auspicio che gli investimenti italiani in Kosovo possano presto raggiungere i livelli di quelli di altri partner europei è una sfida che le imprese del Nord Est vogliono cogliere. L’On. Invan Scalfarotto ha ribadito l’enorme interesse delle istituzioni italiane al Kosovo, che si esprime anche con l’azione di ICE, dell’Istituto di Cultura e soprattutto del primo contingente militare a sostegno della missione NATO KFOR, impegnato nell’assicurare dal 1999 la stabilità di aree cruciali del Paese. “L’Italia attribuisce un’importanza strategica al processo di stabilizzazione dei Balcani occidentali e del Kosovo in particolare”, ha dichiarato il Sottosegretario, “riteniamo che la cooperazione in campo economico possa essere uno strumento essenziale per assicurare sicurezza e prosperità all’intera regione”. Ricordiamo anche che il Kosovo possiede un’area di 1,1 milioni di ettari coltivabili (il 53% del suo territorio). Più del 60% della popolazione vive in aree rurali e la maggior parte di loro lavora nel campo agricolo. Principalmente si tratta di attività di sussistenza con fattorie familiari con meno di 3 ettari di superficie. Meno dell’1% delle fattorie ne possiede più di 10. Esistono alcune grandi fattorie, tra i 500 e i 1500 ettari, attualmente sotto il controllo del Kosovo Trust Agency che presentano interessanti possibilità di investimento in zona. Opportunità pronte ad aprirsi all’innovazione italiana. Il Ministro del Commercio e dell’Industria Vesel Krasniqi ha avviato la proficua discussione affermando che “L’Italia ha sostenuto il Kosovo nelle sue aspirazioni nazionali e nel suo percorso verso la prospettiva europea, che è un’aspirazione del popolo del Kosovo. Sono sicuro che anche nel futuro potremo contare nel vostro sostegno. L’incontro ci offre l’opportunità di vedere come rafforzare ed approfondire le nostre relazioni bilaterali, un processo in cui sono convinto che il settore privato avrà un ruolo chiave”. “Il Kosovo è aperto alle imprese”, ha continuato il Ministro, “e per questo ha intrapreso azioni significative per creare un ambiente imprenditoriale favorevole trasponendo importanti leggi, regolamenti e pratiche europei nella nostra legislazione locale. Con la firma dell’accordo dell’ASA nell’aprile 2016, il Kosovo ha intrapreso delle riforme economiche e politiche che armonizzano il percorso dello sviluppo economico del Paese con quello dell’integrazione europea. Sono convinto che l’incontro delle idee importanti da rafforzare ed approfondire per le nostre relazioni bilaterali”. Una realtà estremamente interessante per le imprese italiane e per il rafforzamento della collaborazione economica in tutto il Mediterraneo. D’altronde, ricordiamo che molte delle riforme giuridiche ed economiche intraprese dal Kosovo guardano all’Italia e ai fenomeni economici italiani.