Ospedale Evangelico Betania, riconoscimento a Roma: due bollini rosa di Onda

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L’Ospedale Evangelico Betania si conferma tra le strutture italiane in prima linea nella promozione della medicina di genere per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. Anche per il biennio 2018-2019, infatti, l’ospedale napoletano ha ricevuto 2 Bollini Rosa da Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna. Il riconoscimento è stato assegnato oggi a Roma, presso il ministero della Salute, e ritirato dalla vicepresidente della Fondazione Evangelica Betania Cordelia Vitiello, e premia il grande lavoro fatto negli ultimi anni anche con l’esperienza dell’Ospedale Solidale che attraverso due progetti dedicati – Prendiamoci cura di lei e Rose rosa – fornisce assistenza sanitaria alle donne extracomunitarie emarginate, anche senza permesso di soggiorno, il primo, e per promuovere e diffondere la cultura della prevenzione attraverso l’educazione sanitaria e sessuale il secondo. “La conferma dei Bollini Rosa al nostro Ospedale e alle attività della Fondazione Evangelica Betania rappresentano uno stimolo a fare sempre meglio” – afferma Cordelia Vitiello – “ma è anche un importante riconoscimento ai nostri operatori che quotidianamente sono impegnati a garantire un’assistenza di genere nell’offerta dei servizi socio-assistenziali non proprio scontata e soprattutto resa più difficile nel problematico quartiere di Ponticelli, in cui sorge e opera l’Ospedale. I Bollini Rosa rappresentano anche un importante segnale per le Chiese evangeliche che ci sostengono attraverso i fondi dell’Otto per mille, per la comunità evangelica internazionale di cui facciamo parte, ma anche, semplicemente, per ogni persona che crede nelle nostre attività e ci dà fiducia ogni giorno”.

In foto Cordelia Vitiello

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. Diverse le novità introdotte tra cui due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, è stata valutata anche la presenza di percorsi “ospedale-territorio” soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e diabetologia e, nell’ambito dell’accoglienza in ospedale, da quest’anno è stato dato rilievo anche alla Pet-therapy. “I Bollini Rosa sono un segno concreto dell’attenzione che medicina, sanità e assistenza rivolgono alle donne, cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede” – ha affermato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità “Una differenza alla quale noi abbiamo dedicato un Centro con l’obiettivo di disegnare strategie di cura e di assistenza sempre più specifiche rispetto alle donne in modo che siano sempre più gli ospedali candidati a bollini come questo”. In 10 anni sono passati da 44 a 306 gli istituti che si sono guadagnati il prestigioso riconoscimento. Le schede con informazioni sui servizi degli ospedali premiati consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018. “In questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare. Onda lavora a fianco di questi ospedali per promuovere un approccio ‘di genere’ nell’offerta dei servizi socio-sanitari, imprescindibile per poter garantire una corretta presa in carico della paziente in tutte le fasi della vita” –  ha affermato Francesca Merzagora, presidente di Onda. Grazie a un accordo con Federfarma le donne possono essere aiutate a trovare l’ospedale “a misura di donna” più vicino presso una delle 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale.