Ospedale Vanvitelli, grazie a una donazione anonima possono rientrare in Italia due ricercatori

185
in foto il Policlinico Vanvitelli

Due cervelli in fuga che dopo aver lavorato all’esterno sono tornati nella loro terra, la Campania, grazie alla donazione di una donna rimasta nell’anonimato. È la storia raccontata da Francesco Trepiccione, professore associato di Nefrologia, e Miriam Zacchia, ricercatrice in Nefrologia, entrambi dell’azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli. “Svolgevo il post doc a Parigi, nell’ospedale Pompidou, e dalla Campania mi comunicano che una napoletana rimasta anonima – racconta Trepiccione – aveva fatto una grossa elargizione alla divisione di nefrologia della Vanvitelli. Lei aveva avuto problemi di salute in ambito renale risolti dal policlinico Vanvitelli”. “Grazie a quella donazione – spiega Zacchia – sono stati finanziati i budget per due posti da ricercatore”. Cosi’ Zacchia e Trepiccione, che pensavano di continuare la loro carriera in Francia o in Canada, sono tornati in Campania. Oggi, a distanza di quattro anni da quella donazione, sono diventati ricercatrice e professore associato e lavorano nella clinica nefrologica. Nel reparto e’ presente una targa che ricorda il gesto della donna.