Ospedali, allarme Anaao: Con tagli sistema in sofferenza in estate

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I tagli al personale, la riduzione dei posti letto, i finanziamenti sempre più esigui hanno reso il sistema sanitario nazionale molto fragile. “Anche situazioni ordinarie, come la semplice necessità di assicurare le ferie ai dipendenti, sono in grado di metterlo in crisi. E’ inevitabile. E scandalizzarsi è ipocrita: sono le conseguenze di politiche sconsiderate che hanno portato a finanziamenti del 30-40% inferiori a quelli degli altri Paesi vicini. Il vero miracolo è che, nonostante tutto, si continui a mantenere una buona qualità delle cure”, spiega all’Adnkronos Salute Carlo Palermo, vice segretario vicario dell’Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, secondo cui c’è poco da stupirsi degli episodi di caos in pronto soccorso descritti in questi giorni dalla stampa. “In inverno a causa dell’influenza, in estate per le ferie. Eventi prevedibili, che non dovrebbero sfuggire ai decisori, si trasformano puntualmente in dramma”, continua Palermo sottolineando che nei mesi estivi è giusto che ci sia personale in ferie. “Le norme sul riposo, europee e nazionali – precisa – prevedono 15 giorni continuativi di riposo. E’ necessario quindi garantirli agli operatori. Questo comporta, in molte aziende, la chiusura di un certo numero di posti letto”. Ma non sono le ferie il problema. “A rendere fragile il sistema – sottolinea il rappresentante sindacale – ci hanno pensato le scelte scellerate fatte negli anni scorsi: dal 2009 ad oggi circa 50 mila operatori sanitari non sono stati sostituiti. Di questi, 10 mila sono medici. Il 10% della dotazione organica del Ssn non è stata rimpiazzata”.
Tutto questo “si associa alla riduzione dei posti letto, che ci ha fatti arrivare a essere agli ultimi posti in Europa, con 3,4 letti per mille abitanti contro 8 per mille della Germania, 7 per mille dell’Austria, 6 per mille della Francia. E in Campania arriviamo anche al di sotto dei 3 posti letto per mille abitanti”. In questo quadro, in cui “tutto è al limite”, le ferie e la chiusura estiva del 20-30% dei posti letto “diventano un mix esplosivo – sottolinea Palermo – nonostante l’impegno degli operatori che ‘regalano’ da tempo ore di straordinario: solo per i medici si tratta di 12 milioni di ore non retribuite. E le ferie non godute ormai si possono considerare in decine di migliaia di anni, si arriva a 300 o 400 giorni per medico”