‘Ovvero’, la congiunzione che ha scatenato il caos sulla legittima difesa

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Roma, 5 maggio (AdnKronos) – Continuano le polemiche sulla legge approvata ieri dalla Camera in materia di legittima difesa. La norma che nelle ultime ore ha sollevato le critiche più dure è quella che consente l’uso di armi contro malviventi e ladri in orario notturno. Che per qualcuno è diventata ‘soltanto’ di notte, ma a leggere il testo emerge altro. La legittima difesa scatta anche “a seguito dell’introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose” e quando ciò avviene “con minaccia e inganno”. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l’attualità del pericolo

La confusione che ha sollevato un polverone sarebbe dovuta alla congiunzione ‘ovvero’, usata per ben tre volte all’interno del provvedimento approvato da Montecitorio e avente diverse accezioni nella lingua italiana. “Chi dice che la legittima difesa scatta solo la notte si è fermato ad ‘ovvero’..basta leggere il testo intero”, scrive su Twitter il responsabile giustizia del Partito Democratico David Ermini, prima di spiegare il significato del termine: “Ovvero è una disgiuntiva per cui o in tempo di notte o (sempre) quando c’è intrusione con violenza su cose o persone o minaccia o inganno”.