Pace fatta su San Gennaro nel giorno della processione

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Pace fatta su san Gennaro. Proprio nel giorno della processione che porta le reliquie del santo patrono per le strade della città. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il cardinale Crescenzio Sepe e i membri della Deputazione di San Gennaro, l’organo laico che gestisce da secoli la cappella del Tesoro, si ritrovano insieme e trovano l’accordo. Sembrano lontanissime le polemiche delle settimane scorse piombate sulla curia napoletana, accusata di voler mettere le mani sulla Deputazione grazie all’aiuto di un decreto ad hoc del Viminale. Alle polemiche a mezzo stampa si sostituiscono strette di mano e sorrisi. All’incontro nel palazzo arcivescovile ci sono Sepe, i deputati e il ministro, accompagnato dal prefetto Alessandro Pansa, nuovo direttore generale del Dis.  È lo stesso Alfano a dichiarare che per venirne a capo “ciascuno è stato costretto a fare un passo indietro, o se volete, un passo avanti rispetto alle posizioni iniziali”. Cosa accadrà nei prossimi giorni? “Emetteremo un nuovo atto – spiega Alfano – che sottoscriverò e sottoporrò al parere del Consiglio di Stato. Subito dopo sarà operativo”. Che cosa c’è in quell’atto? Nulla di nuovo in realtà, se non la conferma che al cardinale resterà la competenza sul culto e alla Deputazione quella sulla gestione della Cappella e del Tesoro. Dal canto suo il cardinale, che finora aveva taciuto, assicura di non essere assolutamente interessato a tutto quello che riguarda “l’organizzazione giuridica e amministrativa della Deputazione. Ci interessa solo e ed esclusivamente la salvaguardia della dimensione del culto. Assicurato ciò tutto il resto è marginale”. Lo stesso san Gennaro sembra apprezzare e dare il suo contributo alla giornata della riconciliazione. 

Quando l’arcivescovo apre la teca contenente il sangue del patrono, lo trova infatti già sciolto. L’ampolla col sangue sciolto del santo viene portata per i vicoli del centro storico, fino alla basilica di Santa Chiara. Alcuni fra gli attivisti che in migliaia parteciparono al flash mob di protesta in duomo in difesa della laicità della Deputazione partecipano alla processione. Nel tratto tra via san Biagio dei Librai e piazzetta Nilo sono lori a portare sulle proprie spalle il busto del santo. Nella basilica francescana Sepe, alle 18.53, dà l’annuncio tra la commozione, gli applausi e lo sventolio dei fazzoletti bianchi. Nell’omelia della celebrazione, il prelato ricorda che “il vero Tesoro di san Gennaro è la fede di questa città. È a quella, alla speranza e alla carità che si ispirarono gli artisti che crearono la famosa mitra del busto del santo”. Infine un appello ai malavitosi, nei giorni di una nuova escalation di violenza tra i vicoli della città. “Pentitevi”, ammonisce il cardinale.