Padoan: “Vigilanza poteva fare meglio ma ostacolata”

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Roma, 18 dic. (AdnKronos) – Le Autorità di vigilanza, che nel complesso hanno gestito il sistema, hanno le loro responsabilità in alcuni casi specifici. E’ il giudizio espresso dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in audizione in Commissione Banche. Prima in un passaggio del suo intervento. “Il mio giudizio è che le autorità di vigilanza hanno dovuto affrontare una fase di transizione e il processo e’ ancora in corso” e che a fronte della “sostanziale capacita’ e gestione del sistema, non si possono escludere casi in cui, al netto di queste modifiche istituzionali, ci sono state responsabilita’ importanti a livello di singoli istituti”. Parole che sono state in un primo momento interpretate da molti come riferite solo ai casi di mala gestio del management.

Poi sono arrivate risposte più chiare, inequivocabili, alle domande dei parlamentari. “Ci sono stati specifici casi in cui la Vigilanza poteva fare meglio, pur se in un contesto di fragilità dell’economia e di cambiamento del sistema”, dice e il ministro. Per poi aggiungere, a precisa domanda su quali fossero i casi specifici: “ci sono casi sotto gli occhi tutti, per esempio nelle banche venete dove i fenomeni non sono spiegabili solo con gravità della crisi e il cambiamento delle regole”.

Alla fine, una nuova puntualizzazione: Sulle banche venete, “quello che avevo in mente è che ci possono essere stati ostacoli nella vigilanza”. Quindi, rispondendo a Enrico Zanetti di Scelta Civica sul ruolo svolto dalla Vigilanza nelle crisi bancarie: “quello delle banche venete è un esempio nel quale la vigilanza non si è potuta esperire completamente. Negli altri casi non sono in grado di dire cosa sia successo in ognuno di essi”.