A Palazzo Farnese la “Notte delle Idee” con l’ambasciatore tedesco

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In foto Viktor Elbling, ambasciatore tedesco

La notte delle idee è stata a Palazzo Farnese a Roma l’occasione per parlare di Europa. Piero Benvenuti, Commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana; Jean-Pierre Bourguignon, Presidente dell’European Research Council; Samantha Cristoforetti, astronauta; Christophe Charle e Brigitte Marin, storici; Renaud Dehousse, giurista e presidente dell’European University Institute; Emmanuel Demarcy-Mota, Direttore del Théâtre de la ville di Parigi e Direttore generale del Festival d’Automne di Parigi; Viktor Elbling, Ambasciatore di Germania in Italia; Roberto Esposito, filosofo; Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo e presidente di European Alliance to Save Energy; Marco Giorgetti, Direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana; Bernard Guetta, giornalista; Ludovic Lamant, giornalista; Marc Lazar, storico e professore a Sciences Po e alla Luiss; Daniel Roche, storico; Olivier Roy, politologo allo European University Institute; Gilles Pécout, storico e Rettore delle Università di Parigi; Luca Pietromarchi, Rettore dell’Università Roma Tre; Igiaba Scego, scrittrice; Stéphane Van Damme, storico delle scienze, EUI; Giorgio Vasta, scrittore e direttore artistico del Festival Book Pride; sono tantissime le personalità  tirate in causa per l’evento: Alla luce dei profondi mutamenti di oggi, le aspettative sono massime nei confronti dell’Europa, della sua responsabilità nel mondo e della sua capacità di innovare, nell’interesse dei suoi cittadini e del pianeta. Come essere gli attori di questa Europa e come appropriarci del nostro destino di europei?
La domanda si pone per l’insieme delle nostre società civili, ma ancor di più per i giovani europei nati con il ventunesimo secolo. Connessi, sempre più in mobilità, laureati e sensibili nei confronti del futuro del pianeta, questi giovani sperimentano nuove forme di impegno civile e iniziative cittadine che spesso valicano le frontiere dei loro paesi. La Notte delle Idee e’ stata rivolta anche a questi giovani, portatori della speranza di una nuova coscienza europea, con la consapevole partecipazione degli studenti e delle università, pilastri dell’Europa e della sua vitalità democratica. La consapevolezza dei giovani di questo secolo delle sinergie esprimibili con una Europa unita e solidale, sono più di quello che crediamo. Purtroppo offuscati dalle sempreverdi incertezze politiche, tale consapevolezza si esprime con la voglia di conoscere, studiare, muoversi e creare imprenditorialità, in una Europa che sembra staccata dalle sue criticità . I giovani ancora una volta non vogliono essere privati di una espressività che deriva da una voglia nuova di conoscere e vivere in Europa, perché non e’ detto che studiare e voler vivere altrove sia la singolare conseguenza dello stare male in Italia: oggi i giovani sono maggiormente qualificabili è proprio per questo vogliono acquisire la consapevolezza del linguaggio e della cultura di chi scambia con noi un prodotto; di qualsiasi natura parliamo. Storici, filosofi, artisti, ricercatori e grandi scienziati: la Notte delle idee ha dato la parola a coloro che inventano oggi l’Europa di domani ed e’ stata l’occasione, a mezzanotte circa, per il lancio della carta 18-XXI, un invito alla mobilitazione perché un progetto umanistico e generoso possa reincantare l’Europa.