Pamela, Sara e le altre: la strage delle ragazze fragili

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Roma, 24 ott. (AdnKronos) – Il corpo abbandonato su un lettino e una coperta tirata fin sulla testa. E’ stata trovata così , la giovane di 16 anni morta in uno stabile abbandonato nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Una storia di droga, di fragilità e di degrado, i cui dettagli sono ancora tutti da chiarire. Una vicenda che purtroppo riporta alla mente altre morti altrettanto tristi: le vittime sono tutte giovanissime. L’ultimo episodio risale a meno di un mese fa. E’ il 3 ottobre quando nei bagni della stazione dei treni di Udine viene trovato il corpo di senza vita di Alice Bros, una sedicenne di Palmanova. E’ morta per overdose.

Cinque mesi prima un’altra terribile morte: quella di Sara Bosco, 16 anni. L’8 giugno la ragazza di Santa Severa viene trovata senza vita su un lettino in uno dei padiglioni abbandonati dell’ospedale romano Forlanini. La morte sarebbe da ricondurre anche in questo caso a una dose letale. La giovane era fuggita da una comunità di recupero. Risale al 2 maggio il caso precedente, quello di Amalia Voican, 21 anni. In questo caso il corpo è straziato: divorato da topi e da altri animali. La ragazza, originaria di Civita Castellana, era scomparsa da casa da tempo. Anche lei muore in uno stabile abbandonato della Capitale, questa volta nel quartiere San Giovanni.E il degrado lascia il posto alla ferocia nella storia di Pamela Mastropietro: il 31 gennaio 2018 il corpo di Pamela, brutalmente sezionato, viene ritrovato in due valige nella zona di Pollenza, in provincia di Macerata. La 18enne romana si era allontanata dalla comunità di recupero per tossicodipendenti dove era in cura: ha trascorso le sue ultime ore nell’appartamento di uno spacciatore che ha abusato di lei prima o dopo la morte.