Pandemia, il Consolato francese di Napoli fornisce nuove informazioni per chi viaggia

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In foto Laurent Burin des Roziers

Sembrava facile; dopo la fine apparente del lockdown in Francia, le possibilità di ingresso nel nostro Paese erano proporzionali alla grande mole di turisti che si sono avuti questa estate: da lunedì 15 giugno, sono state soppresse tutte le limitazioni per l’entrata in Francia in provenienza dallo spazio europeo,, come precisa il consolato generale di Francia in Italia di cui il Console generale a Napoli Laurent Burin Des Roziers; per chi entrava in Francia dall’Italia e non aveva soggiornato negli ultimi 14 giorni in paesi oggetti  di limitazioni, non erano  previsti né tamponi né quarantene. Per chi proveniva  in aereo era solo prevista la compilazione di una autocertificazione di assenza sintomi, fornita dalla stessa compagnia aerea. Poi la dura realtà  del secondo picco di pandemia in Europa è esplosa . L’andamento dell’epidemia è in forte aumento. Il 15/10/2020 si sono registrati 30.621 nuovi casi nelle ultime 24 ore.  Il tasso di positività è arrivato al 12,6%. Per le informazioni sull’andamento dell’epidemia in Francia, si invita a collegarsi al sito: https://solidarites-sante.gouv.fr/soins-et maladies/maladies/maladies-infectieuses/coronavirus e https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus

Ora l’uso delle mascherine: è obbligatorio in tutti i trasporti pubblici, nei taxi/uber e nei luoghi pubblici chiusi. In numerose località della Francia, inclusa Parigi, le Autorità locali hanno introdotto l’obbligo dell’uso della mascherina anche negli spazi all’aperto, prevedendo sanzioni pecuniarie nei confronti dei trasgressori (135 euro, che diventano 1.500 in caso di recidiva). Sono interessate da tale misura in particolare le zone a più alta frequentazione, quali le principali vie del turismo e dello shopping. Si raccomanda vivamente di consultare le informazioni diffuse dalle Autorità locali attraverso gli organi ufficiali di informazione.  L’Ambasciatore Christian Masset, rappresentante diplomatico di Francia in Italia, dal canto suo replica alle sollecitazioni giunte dal Piemonte di chiudere i confini per l’elevato e incontrollato transito di persone tra Francia e Italia. “La situazione in Francia è preoccupante, vedo che lo sta diventando anche in Italia. Ma la tendenza è la stessa dappertutto: siamo di fronte a una nuova ondata. Il Covid non conosce le frontiere e questa è una questione di coordinamento a livello europeo. Tutte le misure di restrizione vanno prese in maniera coordinata”., ha detto l’amb. Masset in un’intervista al quotidiano ligure “Secolo XIX”, nella quale controbatte a quanto sostenuto dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha invocato la chiusura del confine tra i due Paesi.
“La Francia non ha mai chiuso le frontiere e non ha ostacolato i lavoratori transfrontalieri, anzi ha fatto di tutto perché possano viaggiare, spostarsi e lavorare. Non credo si possa dire che la chiusura di una frontiera possa impedire la diffusione del virus”, ha detto il diplomatico.