Pandemia, salute e libertà nella puntata di Fides in onda questa sera su NapoFlix

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Si parla di Salute e libertà nella puntata di Fides che andrà in onda questa sera alle 22.30 su NapoFlix, canale 86 in Campania. Si parla di diritti costituzionalmente garantiti nonostante durante l’emergenza pandemica la libertà sia diventata una parola vuota.

“La settima puntata di Fides nasce dall’esigenza di spostare l’esame del periodo della pandemia dai soli vaccini ad altre questioni che hanno interessato i cittadini italiani – spiega Rosa Criscuolo, ideatrice e conduttrice del format tv -. La corte costituzionale ha fissato dei punti molto importanti in merito alla soppressione temporanea dei diritti avvenuta tramite la decretazione di urgenza, e le sentenze 14, 15 e 16 del 2023 scrivono un percorso di storia sul tema dei diritti e delle libertà”.

“Sicuramente la salute, quale diritto costituzionalmente garantito nel periodo pandemico è prevalso sui diritti di circolazione e di riunione ed ha influito nella gestione delle vite di ognuno di noi provocando conseguenze in comparti quali anche la scuola, il mondo dei giovani e la famiglia” aggiunge Criscuolo.

Dall’altra parte è stato importante l’intervento del prof. Lorenzo Chieffi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli: “L’emergenza pandemica – afferma il prof. Chieffi – avrebbe dovuto costituire lo spunto per migliorare in qualche modo il sistema sanitario nazionale. I nuovi investimenti, soprattutto al Sud per eliminare il divario con il nord, dovrebbero essere rivolti a garantire una maggiore efficienza non solo della medicina di base ma anche attraverso la informatizzazione, la medicina che in qualche modo accede a delle tecnologie che garantiscono una maggiore efficienza”

La giurisprudenza viva, invece, è attenta a quelli che saranno i risultati dei ricorsi delle famiglie tutelate da chi sin dall’inizio aveva dato un peso importante alle cure domiciliari, parliamo dell’avv. Erich Grimaldi, tra le altre cose creatore del comitato cure domiciliari mettendo insieme le varie esperienze di medici italiani e stranieri.

E’ stato molto semplice accusare gli enti regionali che si sono mossi in maniera asincronica ed il punto di vista della politica era fondamentale. Il consigliere regionale Massimiliano Manfredi sottolinea l’importanza di avere una sanità centralizzata: “La vicenda della pandemia parte da un quadro straordinario. Dopo la riforma dell’art. quinto, paradossalmente la sanità è delegata alle Regioni ma il potere regionale sull’indirizzo esiste, il potere di spesa reale sul finanziamento non esiste”.

Il prof. Raffaele Prodromo ha ricordato che del virus, quando è esplosa la pandemia, non si conosceva assolutamente nulla. “Luigi Einaudi sosteneva che per fare una buona attività di pubblica amministrazione bisognava conoscere per deliberare – dice Prodromo -. Col covid ci siamo trovati di fronte a una situazione che non conoscevamo ma che aveva carattere di urgenza, quindi abbiamo dovuto capovolgere questo invito einaudiano e deliberare senza conoscere”

L’invito del prof. Prodromo, specifica Rosa Criscuolo, “parte da una collaborazione con la cattedra di bioetica della Luigi Vanvitelli grazie alla quale, anche in periodo pandemico, abbiamo discusso con Radio Radicale i vari temi di diritto, bioetica legati alla pandemia, proprio per combattere la disinfodemia che è un termine coniato dall’Unesco per indicare fenomeni in cui la disinformazione della pandemia ha inciso su scelte delle persone”.