Parco Archeologico di Ercolano, il primo anno del direttore Sirano: ecco i nuovi progetti per il futuro

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in foto Francesco Sirano

Dopo la separazione dalla Soprintendenza di Pompei, nel settembre del 2016, e l’avvio della propria autonomia come Parco Archeologico, il sito di Ercolano, dal 10 aprile del 2017 ha avuto un Direttore dedicato, l’archeologo Francesco Sirano, che in questi giorni festeggia il suo primo anno come Direttore del Parco. Nel corso di questo primo anno, dopo una fase di studio con l’avvio degli organismi del Parco, il direttore ha disegnato le linee strategiche del proprio progetto culturale in continuità con le buone prassi già messe in campo dalla ex Soprintendenza Pompei e dall’Herculaneum Conservation Project, promosso dal partner privata che opera ad Ercolano dal 2001 con fondi del Packard Humanties Institute. Gli indirizzi di azione si sono svolti lungo due piani temporali e di impegno di risorse rispettivamente di breve e di medio periodo. Nel medio periodo è stata messa a punto una pianificazione di interventi di conservazione, studio e ricerca volti a sostituire ad una logica di reazione ai problemi una di programmazione degli interventi con cicli di manutenzione ordinaria alternati a manutenzioni straordinarie e a progetti di restauro approfonditi di singole domus e monumenti della città antica. Nel breve periodo sono stati realizzati cantieri di restauro urgenti e avviate progettazioni per arricchire il Parco Progetti dell’Istituto. Anche per gli aspetti di valorizzazione sono state avviate le procedure di gara per i servizi al pubblico (programmate entro dicembre 2018) e lanciati eventi espositivi finalizzati alla promozione dei valori materiali ed immateriali del Parco, nonché promossi accordi, convenzioni e protocolli di intesa con Università, Istituzioni culturali locali, nazionali e straniere e di ricerca, scuole di ogni ordine e grado. Il Parco è stato lanciato nel breve periodo nel mondo della comunicazione in rete, dotandosi di sito internet e pagine social e si sta preparando a varare il primo Piano di Comunicazione. Questa serie di azioni programmate e coordinate non ha mancato di dare risultati tangibili. Il primo dato da segnalare riguarda il numero dei visitatori che dall’aprile del 2017 a marzo del 2018 ha superato il mezzo milione di presenze, con un incremento costante mensile che ha fatto registrare anche picchi del + 30%, a riprova che l’attenzione dedicata, l’attività di conservazione e manutenzione, affiancata da una sana politica di valorizzazione ha un suo riscontro sociale con risultati ben visibili. Ad incrementare il numero di visitatori in parte è stato il risultato di un’eccellente stagione estiva, I Venerdì di Ercolano, organizzata dal Direttore in sinergia con i principali attrattori del territorio: il Museo Archeologico Virtuale e il Comune di Ercolano. L’evento, calato all’interno della realtà del Parco con “Tweet dal passato”, percorso nel Parco illuminato, dove i visitatori venivano guidati negli scavi dagli antichi graffiti che si animavano grazie alle tecnologie multimediali, trasformandosi da antiche incisioni in moderni tweet direttamente dal passato, ha fatto registrare un’affluenza inaspettata, cresciuta di serata in serata. In questo primo anno, pur con difficoltà derivanti dall’esiguo numero di personale addetto alla vigilanza, anche ricorrendo ad accordi che hanno permesso l’assunzione di giovani forze lavoro, il Direttore Sirano ha puntato sin dal primo momento sull’accessibilità diffusa del Parco Archeologico: domus da tempo chiuse sono state restituite alla fruizione del pubblico con un criterio di alternanza che permette il duplice vantaggio della conservazione e tutela del bene e l’offerta diversificata nel tempo al pubblico di visitatori; al contempo il Direttore ha voluto protagonisti dell’attività del Parco, che continua a fregiarsi del prezioso apporto che viene dal gruppo di lavoro dell’Herculaneum Conservatio Project, i partner direttamente interessati alla buona gestione del sito con un coinvolgimento molto attento delle guide turistiche, delle scuole con progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, di artisti contemporanei.