Parentopoli nella Sanità campana, Verdi ancora all’attacco

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“A essere danneggiati dal sistema delle assunzioni nella sanità campana attraverso le agenzie interinali e dal blocco del turn over sono anche i diversamente abili che si vedono tagliati fuori da una possibilità di lavoro che, per loro, ha un valore ancor maggiore perché gli permetterebbe di non sentirsi diversi dagli altri”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, che ha acceso i riflettori su una presunta parentopoli nella sanità campana con un dossier e un esposto in Procura con i quali si cerca di fare chiarezza su quanto raccolto in mesi di ricerche, grazie a segnalazioni, denunce e alla collaborazione del Movimento infermieri campani e professioni sanitarie. “Da quando abbiamo parlato del dossier ci sono arrivate un’altra settantina di segnalazioni a dimostrazione che abbiamo scoperchiato un pentolone fatto di favoritismi su cui c’è ancora molto da lavorare allargando l’attenzione anche all’assunzione di medici e alla nomina di primari perché sembrerebbe che in alcuni ospedali ci siano addirittura vere e proprie dinastie impossibili da estirpare” ha aggiunto Borrelli per il quale “sono inaccettabili le parole dei sindacalisti per cui anche i figli hanno diritto di lavorare perché il loro sacrosanto diritto al lavoro va garantito, ma nel rispetto delle leggi che prevedono concorsi e selezioni regolari, quello che noi chiediamo”. “In questi giorni ho partecipato a diverse assemblee con i lavoratori della sanità e le associazioni di categoria, ma anche con i rappresentanti e gli associati dell’Unione ciechi e ipovedenti e della Uildm” ha aggiunto Borrelli per il quale “la strada da seguire è quella di fare chiarezza sulla presunta parentopoli e riprendere poi la strada dei concorsi per le assunzioni nella sanità perché è quella l’unica strada percorribile per garantire parità di condizioni a tutti per l’accesso alla pubblica amministrazione”.