Parole dell’innovazione, dal “fai da te” al “fai con gli altri”

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Crowdfunding
La voglia unita alla capacità di fare grandi cose individualmente e ‘in folla’ con altri traccia e apre i sentieri del crowdfunding, una folla di appassionati dell’imprenditorialità innovativa.
Il crowdfunding è la versione contemporanea delle antiche opere caritatevoli, come l’Irish Loan Fund lanciato nel Settecento da Jonathan Swift, e delle moderne società di microprestiti come la Grameen Bank, nata da un progetto di ricerca concepito nel 1976 dal suo fondatore Mohammad Yunus insieme ad alcuni suoi studenti nel Bangladesh.
‘Il fai con gli altri’, al posto del ‘fai da te’ dell’aspirante e del neo-imprenditore isolato, è una delle numerose tecnologie sociali immerse nel mondo di Internet che aggrega e organizza folle di persone in vista di un obiettivo. Per far questo, impiega metodi innovativi che cambiano il modo di allocare il capitale. Ricorrendo al finanziamento collettivo effettuato da un gruppo di individui che mettono in comune il proprio denaro, si può sostenere la nascita di iniziative imprenditoriali, sociali e culturali con tante piccole somme concesse da tanti piccoli investitori.
Se il denaro non è un frutto pendente dagli alberi che si possa liberamente raccogliere, è anche vero che per un potenziale o neo-imprenditore si è aperta la finestra dell’opportunità di accedere a risorse monetarie grazie ai siti di crowdfunding (per esempio, Kickstarter, IndieGoGo, MicroVentures, ProFounder e Peerbackers) che permettono di abbracciare un’ampia comunità di piccolissimi investitori desiderosi di veder correre verso il successo un altrimenti potenziale perdente, perché non trova ossigeno sul mercato dei capitali.
L’onda di persone che fanno rete e mettono in comune i loro soldi, via Internet, per sostenere iniziative avviate da singoli o organizzazioni è una forza travolgente. Una valutazione fatta da Richard Schwartz per la Banca Mondiale ha stimato il potenziale annuo mondiale del crowdfunding a 300 miliardi dollari entro il 2025, di cui 13,8 attribuibili all’Europa contro i 47,6 stimati per la Cina.
Raccogliere piccole somme di denaro da un gran numero di persone: gli imprenditori di successo hanno preso la leadership di questo movimento. Il fondatore di Starbucks, la grande catena internazionale di caffetterie, ha chiamato a raccolta i suoi milioni di clienti per accumulare milioni di dollari che s’ingrossano come una slavina. Starbucks ha avviato l’effetto a palla di neve con 5 milioni di dollari donati dalla Fondazione omonima che si trascinano dietro altri 50 milioni da tradursi in prestiti agli imprenditori per sette volte tanto.
Col potenziale di rendimento del denaro investito previsto in ascesa, è destinato a crescere il crowdfunding azionario. Insieme al Regno Unito, alla Finlandia e all’Australia, c’è anche l’Italia ad aver imboccato la strada della sua legalità.

piero.formica@gmail.com