Con la nomina della commissione di garanzia per il congresso parte domani ufficialmente la corsa all’elezione del nuovo segretario provinciale del Pd di Napoli. La commissione verrà nominata nell’ambito della direzione provinciale convocata per domani alle 16.30 a Santa Maria La Nova e includerà tutte le componenti del partito che si stanno muovendo da settimane per individuare i candidati, che dovranno presentarsi ufficialmente entro il 2 ottobre. Il ruolo della commissione sarà determinante, come lo è stato sempre nella travagliata vita recente dei dem napoletani, perché dovrà vigilare sul congresso ed esaminare eventuali ricorsi e controricorsi. Sul percorso elettorale, il primo nodo da sciogliere è quello relativo a Venanzio Carpentieri, il segretario provinciale uscente, ‘sopravvissuto’ alle mille bufere del Pd partenopeo, che non ha ancora annunciato se intende ricandidarsi o meno. Carpentieri, ex sindaco di Melito, regge la segreteria provinciale da quattro anni e aspira a una candidatura alle prossime elezioni politiche nei dem, una prospettiva che potrebbe essere rafforzata da una sua eventuale riconferma alla guida del partito napoletano. Carpentieri fa capo all’ala centrista e in particolare al consigliere regionale Raffaele Topo, che a Roma è vicino a Lorenzo Guerini, ma potrebbe anche trovare una sponda nel “Comitato 30”, la corrente dei giovani che fa capo tra gli altri a Tommaso Ederoclite e Luciano Crolla e che domani dovrebbe piazzare un nome in commissione di garanzia. I centristi dovranno però trovare un candidato unico che metta insieme anche l’area di Mario Casillo, capogruppo in Regione Campania: Casillo non si è ancora espresso e potrebbe tirare fuori un nome vincente. Tra le possibili alternative che circolano anche il nome di Salvatore Piccolo, deputato di lungo corso, mentre l’area degli orlandiani sta sondando la società civile per presentare un proprio candidato. Ma anche sulla segreteria napoletana aleggia l’ombra del governatore Vincenzo De Luca, che sta operando attraverso il suo braccio armato Nicola Oddati, organizzatore anche del tour in città che presto sbarcherà nei quartieri Vomero-Arenella: il nome che potrebbe essere proposto da Oddati è Ciro Cacciola, ma non si esclude un accordo De Luca-Casillo che chiuderebbbe i giochi. Si attendono poi le mosse dell’europarlamentare Andrea Cozzolino che è tornato a fare asse con Valeria Valente sotto l’egida del presidente nazionale Matteo Orfini. E nel gioco degli equilibri potrebbe tornare presto di scena l’ipotesi di sdoppiamento della segreteria, con un segretario che si occupi della Provincia e uno che pensi solo a Napoli città, un tema per ora sullo sfondo ma che tornerà presto in primo piano. Intanto il tesseramento a Napoli va molto a rilento: la chiusura prevista è per il 25 settembre, ma non si è ancore neanche costituito l’ufficio adesioni del partito. Nei corridoi si sussurra che, dopo la decisione del Pd nazionale di far valere al congresso anche le tessere del 2016 non c’è interesse da parte dei ‘capibastone’ del partito a smuovere lo status quo.