Per l’Italia la parentesi nera sembra non volersi chiudere in nessun modo

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Fonte foto: Imagoeconomica

Nel panorama italiano non manca all’appello ormai nessuno degli aggettivi che si adoperano per definire un evento decisamente avverso. Dopo la siccità biblica dell’estate, l’ultimo di essi, solo in ordine di tempo, è di queste ore, il nubifragio che ha colpito le Marche, definibile senza tema di scantonare, catastrofico.

Continua a piovere sul bagnato, sarebbe il caso di dire con troppo scontata ironia, peraltro di gusto discutibile. Il fenomeno metereologico, oltre a essere stato devastante, è costato la vita a nove persone, tra cui alcuni bambini. I marchigiani e, per solidarietà tutti gli italiani, potrebbero a buon diritto sentirsi avviliti e tentati di gettare la spugna, invece si sono messi subito al lavoro per contenere i danni e, in qualche modo, rimettersi in piedi.

Ironia, anche questa fuoriluogo, questa constatazione è emersa più o meno nello stesso tempo in cui, in conferenza stampa, il Premier Draghi invitava gli italiani a resistere perché solo con le provvidenze nazionali e europee sarebbe molto difficile per il Paese superare a piè pari la drammatica situazione in cui si dibatte insieme agli altri inquilini della Casa Comune, primo fra tutti il problema energetico.

Esso comunque è molto più complesso di quelli che possono essere risolti con misure ordinarie. Sono troppe le variabili dello stesso completamente indipendenti tra di loro e l’unico comportamento efficace che possa essere messo in atto dall’Italia e dagli altri partners europei, è l’adozione di strategie comuni, del tutto coerenti, da contrapporre agli interlocutori orientali.

Il plurale è usato perché al momento alla Russia, a Samarcanda dove è riunita l’Alleanza del Pacifico, si è aggiunta ufficialmente la Cina a darle manforte contro l’Europa e l’Occidente in genere. In tal modo risulterà corroborata più che proporzionalmente la già viscerale avversione di Mosca nei confronti delle capitali europee. A spingere alle estreme conseguenze le azioni del blocco di la dove sorge il sole, ci sarà da aggiungere anche l’azione di contrasto a questa parte del mondo che si troveranno a dover intraprendere, per dovere di appartenenza al gruppo, anche gli altri paesi facenti parte di quella coalizione.

Al momento non si può fare altro che attendere gli sviluppi anche perchè, con riferimento specifico all’Italia, oltre ai piani strategici, urge l’adozione di misure tattiche, pena la compromissione dei programmi vitali, primo fra tutti il PNRR, per il mantenimento di un assetto da Paese industrializzato. Venerdì si è tenuto l’ultimo Consiglio dei Ministri dell’attuale legislatura che dovrebbe essere stato anche l’atto finale della legislatura che si concluderà alla fine della prossima settimana. Esso ha varato un altro piano di aiuti contro il caro bollette nei confronti di famiglie e imprese senza ricorrere a ulteriori scostamenti di bilancio. Uscendo fuori dal burocratese, l’ espressione significa senza contrazione di altro debito pubblico.

Subito dopo la tornata elettorale, l’era Draghi si potrà considerare definitivamente conclusa. Nel corso della conferenza stampa che è seguita, il Professor Draghi ha rimarcato la sua indisponibilitá a accettare un secondo incarico.

I dopolavoristi che si incontrano il venerdì sera per bere una o più birre prima di cena, a mò di aperitivo, hanno fatto un’anteprima di quanto abitualmente si dedicano immancabilmente a celebrare il giorno successivo. Consiste tale rirto nell’ipotizzare la formazione delle squadre di calcio che scenderanno in campo la domenica. Quella comitiva in relax pre fine settimana ipotizzava, senza risultati apprezzabili, scenari del dopo Draghi.

Gli stessi, che nell’ipotizzare squadre di calcio non avevano alcuna titubanza, si trovavano a essere più che indecisi a mettere insieme una squadra di governo. Ciò che da ancor più dà pensare è la incapacità di identificare il prossimo capo del governo. Il problema esiste, al di la delle temerararie autodesignazioni e effettivamente sarà difficile individuare un capitano all’altezza della situazione.

La mente va ancora una volta al romanzo il Gattopardo, precisamente a quando Angelica dice a Tancredi che, dopo aver incontrato lui, conoscere altri uomini sarà come bere acqua dopo aver sorseggiato marsala. Ma tant’è e sará necessario, come si dice a Napoli, di provare a friggere con l’acqua invece che con l’olio.

Non sarà come la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma anche questa operazione non si rivelerà una passeggiata. Piuttosto una corsa a ostacoli, con l’augurio che almeno buona parte di essi potranno essere superati.

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