Per ora il bersaglio è la Boldrini, ma toccherà anche ad altri

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È arrivato il momento di abolire destra e sinistra, prima che sia troppo tardi. Ideologie non più funzionali che hanno fatto il loro tempo. C’è troppo odio non leale rivalità. Non sono le idee a confrontarsi, ma accuse, insulti e persino maledizioni. Un’azione bieca è tollerata se commessa da chi sta dalla nostra parte. È la vigilia di una guerra civile che nessuno ha il coraggio di dichiarare essendo ladri e sbruffoni ma vigliacchi. Ci lamentiamo di un’Italia che sprofonda nella corruzione, senza renderci conto che il malcostume dipende da ciascuno di noi. Difendiamo uomini politici corrotti perché li abbiamo eletti noi. Sciocchi come siamo, pretendiamo pure di essere saggi, giusti e di buonsenso.
 
Lestofanti in piena libertà
Ricevo continuamente sulla posta elettronica non solo messaggi pubblicitari fastidiosi. Ma soprattutto proposte che nascondono truffe evidenti. Mi offrono lavori ben retribuiti. Usurai mi propongono prestiti a un tasso di interesse conveniente. In tanti mi regalano tablet di ultima generazione. C’è pure chi cerca di ottenere i dati bancari e della carta di credito per tutelare meglio il mio conto. Spesso bussano alla porta un ragazzo e una ragazza ben vestiti per intervistarmi. Se aprissi verrei aggredito. Non si è mai vista tanta generosità in periodo di crisi. Sono i trabocchetti cui gli ingenui abboccano. Purtroppo lo stato, assente, non ci protegge. Ci conviene rassegnarci, siamo solo all’inizio. 
 
L’immancabile tentazione di sconfitta della sinistra
Non si è più saputo come mai vent’anni fa Bertinotti abbia danneggiato la sua coalizione facendo cadere il governo Prodi. Si sospettò un complotto, tradimento, ricatto. Adesso si sa bene perché i dissidenti dem non vogliono vincere in Sicilia alleandosi col PD. Non c’è alcun mistero: è pura stupidità, ignoranza politica. In effetti, il dialogo con Alfano non è eccitante. Ma offre una concreta possibilità di successo. Invece, loro preferiscono correre da soli, candidando chi, è eletto alla Camera perché nominato. Se no, raccoglie pochi voti. Favoriscono, così, i grillini e la destra. Non il centro-destra, proprio quella nostalgica. Il passato esercita sempre più fascino al Sud. Come pure il futuro incerto. 
 
Come quando il centravanti segna con la mano
Sono 25 milioni gli italiani che lavorano. Come prima che scoppiasse la crisi. Lo certifica l’Istat. Si brinda al successo. Qualche anno fa precedevamo solo la Grecia. Adesso abbiamo superato la Spagna. Almeno non siamo ultimi. Meglio di noi ci sono gli altri 25 paesi. Il PIL all’1%. La media europea è il doppio. Il peggio, però, è alle spalle! Si tace che il lavoro precario ha sostituito quello sicuro. In aumento anche il part time. Prima non c’era chi guadagnasse appena 300 euro al mese. Le aziende fallite non riapriranno e neppure tanti negozi  chiusi. Ancora all’11% la disoccupazione. Non trovano lavoro giovani e donne. C’è un certo miglioramento, è vero. Ma sarebbe più dignitoso non esultare.
 
Quello menava. E tu non reagivi? Mica mi chiamo Pasquale
Quando i piromani erano ammalati, come i cleptomani, le pene erano giustamente miti. Purtroppo lo sono ancora oggi, che ad appiccare il fuoco sono delinquenti. La stessa considerazione c’era per i minori, che, se commettevano qualcosa di malevole, era considerata una marachella. Bastava una tiratina d’orecchi. Da un po’ di tempo, però, i comportamenti sono cambiati. Chi appicca il fuoco è istigato e pagato da chi ne ha interesse. C’è stata un’escalation della delinquenza minorile. A 17 anni ero io un ragazzino. Oggi violentano, rapinano, organizzano crudeli attentati. Sarebbe giusto che le leggi fossero più severe. Ma il parlamento è assente. Come se fosse complice della criminalità. 
 
 
Lettera a Laura Boldrini
Signora, la smetta di istigare Rom e magrebini a violentare le donne. Dica pure a quelli della sinistra che il razzismo è un sentimento biasimevole e non c’entra niente con lo stupro, che è un reato da disprezzare, chiunque lo commetta. Trascuri la Camera. Commenti i fatti di cronaca. Questo è il suo ruolo. Se no è come se ne fosse lei responsabile. Non è stanca di sentire che tutto ciò che succede è colpa sua? Eppure alcuni dei suoi predecessori sono stati peggiori. Se non avesse occasione di subirlo sul serio, si dica vittima anche lei di uno stupro. Così, fa contenti molti miserabili che glielo augurano e si arrogano il diritto di giudicarla. Se non l’Italia, cerchiamo di salvare almeno la dignità di quella parte migliore e silente di italiani, vittime dell’inadeguatezza dell’establishment, ma soprattutto di tanta volgarità.