Petrolio: dubbi su esito vertice Opec

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(ANSA) – ROMA, 16 APR – Nelle ultime settimane il petrolio ha guadagnato il 54% rispetto ai minimi del febbraio scorso in attesa del vertice Opec di domani a Doha, che dovrebbe portare ad un accordo fra i Paesi produttori per un congelamento della produzione ai livelli di gennaio. Ma, sottolinea il Wall Street Journal, c’è ancora molto scetticismo sulla possibilità che una simile decisione venga raggiunta e non è un caso che ieri il greggio Wti abbia perso il 2,7%, il peggior calo delle ultime due settimane, proprio in scia al raffreddamento delle aspettative.
    Alcuni paesi chiave, come i due principali produttori del mondo, cioè Russia ed Arabia Saudita, “hanno detto ben poco su come discuteranno, definiranno e attueranno un congelamento della produzione”. Senza contare, sottolinea il quotidiano, che “anche un congelamento potrebbe non spostare la produzione, almeno nel breve termine, da quei livelli che hanno inondato di petrolio un mercato” che non ne chiedeva più.
   

(ANSA) – ROMA, 16 APR – Nelle ultime settimane il petrolio ha guadagnato il 54% rispetto ai minimi del febbraio scorso in attesa del vertice Opec di domani a Doha, che dovrebbe portare ad un accordo fra i Paesi produttori per un congelamento della produzione ai livelli di gennaio. Ma, sottolinea il Wall Street Journal, c’è ancora molto scetticismo sulla possibilità che una simile decisione venga raggiunta e non è un caso che ieri il greggio Wti abbia perso il 2,7%, il peggior calo delle ultime due settimane, proprio in scia al raffreddamento delle aspettative.
    Alcuni paesi chiave, come i due principali produttori del mondo, cioè Russia ed Arabia Saudita, “hanno detto ben poco su come discuteranno, definiranno e attueranno un congelamento della produzione”. Senza contare, sottolinea il quotidiano, che “anche un congelamento potrebbe non spostare la produzione, almeno nel breve termine, da quei livelli che hanno inondato di petrolio un mercato” che non ne chiedeva più.