Piano anti-povertà, 50 mln ai Comuni: domande entro il 15 febbraio

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Gli enti locali hanno tempo fino al prossimo 15 febbraio per partecipare al bando promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per contrastare la grave emarginazione adulta e sostenere la condizione dei senza fissa dimora.

Risorse

L’avviso pubblico prevede una dotazione finanziaria complessiva di 50 milioni di euro di cui 25 milioni a valere sul Fondo sociale europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo nazionale inclusione (Assi 1 e 2, azione 9.5.9) e gli altri 25 milioni a valere sul Fondo di Aiuti europei agli indigenti, programmazione 2014-2020, Programma operativo per la fornitura di prodotti alimentari e assistenza materiale di base. Alla Città metropolitana di Napoli, in base al numero dei senza fissa dimora, spetta una quota di 1.972.000 euro.

Chi può partecipare

Sono ammessi a presentare proposte progettuali esclusivamente gli Enti territoriali elencati nel bando:  le Città metropolitane o i Comuni con oltre 250mila abitanti, individuati sulla base della stima del numero di persone senza dimora; gli Enti territoriali delegati dalle Regioni o dalle Province autonome; le Regioni e le Province autonome.

Ogni soggetto proponente è chiamato a presentare un’unica proposta di intervento.

I progetti

Le proposte  d’intervento dovranno essere formulate prendendo a riferimento le “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” che promuovono il superamento di approcci di tipo emergenziale – che consistono nel dispiegamento straordinario di risorse temporanee per la

soddisfazione di bisogni primari fondamentali, urgenti e indifferibili – in favore di approcci maggiormente strutturati. In quest’ultima tipologia  rientrano i cosiddetti approcci “housing led” e “housing first”, che assumono il rapido reinserimento in un’abitazione comepunto di partenza affinché i senza dimora possano avviare un percorso di inclusione sociale.

Comune a tutti gli approcci strutturati, e punto di divergenza rispetto ai servizi emergenziali, è la cosiddetta pratica della “presa in carico”: partendo dal riconoscimento dello stato di bisogno del soggetto e dal mandato istituzionale ad un operatore sociale, si declina un progetto mirato a potenziare le capacità della persona affinché esca dalla condizione di disagio e riprenda il controllo della propria vita.

Domande e scadenza

Le domande dovranno essere presentate dagli Enti territoriali compilando esclusivamente i modelli predisposti dall’Autorità di Gestione (Modello A – domanda di ammissione al finanziamento e Modello B –  formulario per la presentazione delle proposta di intervento) e i relativi allegati che dovranno essere inviati tramite posta elettronica certificata all’indirizzo dginclusione.div2@pec.lavoro.gov.it entro le ore 16 del 15 febbraio 2017.

SCARICA IL BANDO

http://www.lavoro.gov.it/Amministrazione-Trasparente/Bandi-gara-e-contratti/Documents/Avviso-n-4-2016-FEAD-PON.pdf

TABELLA

Risorse complessive

50 milioni di euro

Fonti di finanziamento

25 milioni a valere sul Fondo sociale europeo, programmazione 2014-2020

25 milioni a valere sul Fondo di Aiuti europei agli indigenti, programmazione 2014-2020,

Chi può partecipare

Città metropolitane

Comuni con oltre 250mila abitanti

Enti territoriali delegati dalle Regioni o dalle Province autonome

Regioni e Province autonome

Scadenza

Ore 16 del 15 febbraio 2017